Un medico ed un infermiere del Servizio di trasporto neonatale di emergenza del Santobono sono stati aggrediti dai familiari di un neonato. Prima di loro anche l’autista dell’ambulanza, sulla quale operavano i due sanitari, è rimasto vittima di un’aggressione che da verbale è diventata anche fisica durante un intervento.
Napoli, medico e infermiere del Santobono aggrediti
L’episodio è avvenuto lo scorso fine settimana a Napoli e a darne notizia è stata l’associazione Nessuno tocchi Ippocrate attraverso i suoi canali social, sottolineando come si tratti del 40esimo episodio fra minacce e aggressioni avvenuto ai danni di sanitari partenopei dall’inizio dell’anno.
Il racconto dell’episodio
Sul profilo dell’Associazione si legge: “Qualche giorno fa, il Servizio di trasporto neonatale d’emergenza Campano del Santobono, è stato chiamato per il trasferimento di un piccolino nato da poche ore che aveva difficoltà a respirare. Arrivati sul posto, infermiere e medico si sono prontamente recati in reparto per stabilizzare il piccolo. Nel frattempo l’autista veniva accerchiato da alcuni componenti della famiglia ai quali non andava bene la destinazione del neonato, per cui hanno iniziato a minacciare e aggredire verbalmente fino ad occupare l’abitacolo e il vano sanitario“.
Per Nessuno tocchi Ippocrate, i familiari del neonato avrebbero opposto motivazioni del tipo “il bambino va dove diciamo noi, voi non lo portate da nessuna parte se non dove diciamo noi”.
Risolutivo l’arrivo delle forze dell’ordine
“Quando sono scesi medico e infermiere con il bambino in assistenza respiratoria – prosegue il racconto -, l’ira dei familiari si è riversata sul medico che, dopo aver messo in sicurezza il neonato, ha provato a spiegare che la gestione dei posti letto è materia di una centrale operativa regionale e non è lasciata al libero arbitrio e che inoltre unico posto di Tin era quello assegnato al loro nipotino.
Non contenti della spiegazione – scrive Nessuno tocchi Ippocrate – hanno continuato ad intimare, minacciare, aggredire fino alla aggressione fisica ossia spintonate al personale medico. Per fortuna poi sono arrivate le forze dell’ordine che hanno consentito all’ambulanza di partire e hanno stilato un verbale dell’accaduto”, conclude la denuncia dell’associazione.