Sospeso il sindaco di Melito, Luciano Mottola dopo esser stato arrestato con l’accusa di scambio elettorale politico mafioso. “Se il sindaco non mantiene le promesse, cadono e vanno a casa”, una sintesi delle intercettazioni che sono alla base della misura cautelare emessa al carico del primo cittadino. Lo riporta l’edizione odierna de Il Mattino.
Sospeso il sindaco di Melito, Luciano Mottola
L’ordinanza di custodia cautelare è scattata, martedì 18 aprile, nei confronti di 18 persone tra cui il sindaco Mottola. Tutti sono accusati, a vario titolo, di scambio elettorale politico mafioso, attentati ai diritti politici del cittadino, associazione di tipo mafioso, corruzione, concorso esterno in associazione mafiosa e tentata estorsione.
Tra gli indagati figurano anche alcuni esponenti politici del comune alle porte di Napoli, e di alcuni imprenditori indicati come grandi elettori di Mottola ed esponenti della camorra targata Amato–Pagano.
Le indagini
Lo scambio politico mafioso sembrerebbe girare intorno alla figura dell’imprenditore Emilio Rostan, che avrebbe curato la campagna elettorale del sindaco Mottola. Accortosi che al primo turno una delle coalizioni avversarie avrebbe stretto un patto coi clan, Rosan avrebbe favorito un nuovo accorto politico-mafioso per far eleggere Mottola al ballottaggio.
Agli atti anche incontri tra alcuni indagati finiti in manette e Vincenzo Nappi, detto il pittore, ucciso di recente in un ristorante. Rostan in passato aveva avuto Nappi alle sue dipendenze.