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Meloni punge: “Conte autonomo? Non mi sembra forte”

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“Il contratto di governo tra M5s e Lega sono 40 pagine, è un po’ un libro dei sogni, costa 100 miliardi. Quando sono stata alle consultazioni con Conte non ho capito quali siano le priorità: se i respingimenti o il blocco della Tav. Non ho avuto risposte, lui cercava di tenersi in bilico per non scontentare nessuno”. Così Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia, intervistata da Maria Latella, a L’intervista su SkyTg24: “Ho trovato che la sua autonomia non fosse molto forte”.

Giorgia Meloni sul governo Conte

In ogni caso, assicura, “voteremo i provvedimenti buoni che arriveranno dal governo”, confermando “la sua astensione sulla fiducia”. “Segnaliamo che noi dall’inizio della legislatura abbiamo depositato le proposte di legge con le nostre idee”, aggiunge.

Su Mattarella: “Ha fatto molti errori in questa trattativa, non ho condiviso le sue scelte, avrebbe dovuto dare l’incarico a chi era arrivato primo alle elezioni, cioè al centrodestra. Secondo me ha contribuito a ingarbugliare la situazione”.

Per Meloni il capo dello Stato “è stato disponibile financo a dare l’incarico a Cottarelli che ha zero voti piuttosto che al centrodestra”, facendo “consultazioni a lunghezza variabile: 48 ore alla Casellati per verificare una maggioranza centrodestra e M5S e un mese a Fico per verificare la maggioranza M5s e Pd”.

“Non ho condiviso – conclude – il rifiuto della nomina di Savona a ministro dell’Economia perché basta aprire un testo di diritto costituzionale per capire che non poteva farlo”.

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