NAPOLI. Di seguito le parole della scrittrice Elena Ferrante che, con i suoi libri, ha fatto appassionare milioni di lettori in tutto il mondo. L’autrice, di cui non si conosce l’identità, ha rilasciato un’intervista al settimanale francese L’Obs in cui ha parlato sia dell’uscita del suo nuovo romanzo, Storia della bambina perduta, sia dello scandalo molestie che ha recentemente travolto Hollywood e non solo.
Le parole della scrittrice
“Le donne hanno sempre saputo e sempre più o meno taciuto. Anche in Occidente il dominio patriarcale è sempre fortemente ancorato: lo sperimentiamo tutte, nei luoghi più disparati e nelle forme più diverse, subendo giorno dopo giorno l’umiliazione di esserne la vittima muta, la complice impaurita o la ribelle silenziosa, quando non ce la prendiamo con le vittime invece che con i violentatori”.
“Non vedo grandi differenze fra le donne del quartiere napoletano di cui ho parlato e le attrici di Hollywood o le donne colte e raffinate che lavorano ai gradini più alti del nostro sistema socio-economico. Alzare i toni, dire Me too mi sembra una buona cosa, ma soltanto se manteniamo il senso della misura: gli eccessi nuocciono alle giuste cause”.
“La forza dei piccoli e grandi Weinstein, – conclude Elena Ferrante – che si trovino al centro del mondo o in posizione marginale, è non soltanto di non provare alcuna vergogna di fronte alle diverse forme di stupro alle quali ci sottopongono, ma anche di farci credere, con un meccanismo ripugnante, che siamo noi a doverci vergognare”.