Cronaca Napoli, Napoli

Revenge porn: Tiziana Cantone, più probabile morte per suicidio

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Quella del suicidio resta l’ipotesi più probabile legata alla morte di Tiziana Cantone. La 31enne napoletana fu trovata morta il 13 settembre del 2016 nella casa della zia, a Casalnuovo di Napoli. La giovane fu trovata con un foulard al collo come riportato da Repubblica.

Morte Tiziana Cantone, suicidio resta ipotesi più probabile

Stando a quanto emerge dall’autopsia disposta nell’ambito delle indagini per omicidio volontario che hanno portato alla riesumazione del cadavere della donna, all’inizio del 2021, l’ipotesi più probabile in relazione alla morte di Tiziana Cantone resta quella del suicidio per impiccagione. 

Tiziana Cantone, i video ancora in rete

Il video di Tiziana Cantone è di nuovo online: sei anni dopo la tragedia della 31enne di Mugnano, alcuni video sono di nuovo in rete. La giovane si è tolta la vita nel settembre del 2016 dopo che alcuni video hot che la ritraevano furono diffusi sul web. La madre di Tiziana ha portato avanti una lunga battaglia affinché i video venissero rimossi, ma purtroppo alcuni filmati circolano ancora su internet, come scrive Vincenzo Iurillo su Il Fatto Quotidiano.

Su un sito a luci rosse, infatti, è ancora possibile imbattersi in un video che ritrae Tiziana in atteggiamenti intimi – questi filmati, ai tempi della morte della 31enne, circolavano anche sulle chat. Particolarmente raccapricciante la descrizione, in inglese, che tradotta in Italia recita più o meno così: “Il video trapelato della defunta Tiziana, che si è suicidata dopo che il suo video è stato diffuso su Internet. Sono stati rimossi. Fino ad ora! Goditi il filmato!”.

Caso di Tiziana Cantone, manomessi i suoi dispositivi elettronici: “iPad e iPhone furono svuotati”

L’iPad e l’iPhone utilizzati dalla ragazza  sono stati svuotati. È questa la nuova pagina dell’inchiesta sulla morte della giovane di Mugnano. Il professor Danilo Bruschi, del dipartimento di Informatica dell’Università Statale di Milano, ha inviato un parere “pro-veritate” sulla consulenza tecnica compiuta da Emme team sui dispositivi della ragazza.

Gli esperti sostengono che, mentre i due dispositivi erano in possesso dell’autorità giudiziaria, furono alterati, con la cancellazione della memoria all’interno dell’iPad ed il blocco dell’iPhone, che fu riconsegnato alla famiglia senza possibilità di accedere ai dati.

“Durante un anno di lavoro, si legge nella nota, i consulenti italo-americani hanno lavorato con i propri periti per recuperare quei dati, inclusa la rubrica telefonica completa, ora parte delle prove depositate presso la Procura di Napoli Nord. Il professor Bruschi ha visionato la relazione e le conclusioni di Emme Team e ha concordato con i risultati, chiedendo a sua volta che la Procura di Napoli Nord decida, dopo quasi un anno, di iniziare le azioni peritali sui dispositivi, come da tempo legali e consulenti hanno richiesto in svariate occasioni. L’azione peritale è necessaria per poter confermare con certezza i risultati ottenuti”.

Poi si legge ancora nella nota di Emme Team: “si conferma che l’iPad è stato restituito resettato e che al suo interno sono stati eliminate i dati dell’account iCloud e delle email. Situazione impossibile a meno di una manomissione, dato che Tiziana Cantone usò quel dispositivo per anni. Manomissione che ora solo l’inizio delle azioni peritali potranno eventualmente confermare, per provare a scoprire chi fu l’autore di quell’alterazione.

“Ne consegue la necessità da parte della Procura di nominare i propri consulenti per verificare quei dati, che nel frattempo, sono stati confermati anche da altri due esperti statunitensi, oltre che da quelli italiani, e dalla stessa Vodafone, che ha consegnato i tabulati telefonici e internet di Tiziana Cantone, dimostrando l’utilizzo dello smartphone immediatamente dopo il ritrovamento del corpo di Tiziana Cantone”, conclude la nota.

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