NAPOLI. “I consueti rituali bollettini, pubblicati il lunedì, con il numero di contravvenzioni frutto dei controlli nei fine settimana nell’area collinare, bollettini che, a mio avviso, dovrebbero però essere emanati ogni giorno, perché di certo le trasgressioni a codici e leggi non avvengono solo il sabato sera, sono solo uno spaccato di una realtà molto più complessa di quella che attualmente fa tanta notizia, relativa alla cosiddetta movida fracassona la quale sta tenendo banco, da un poco di tempo a questa parte, in diversi quartieri del capoluogo partenopeo, tra i quali certamente il Vomero”. Così esordisce Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, già presidente della Circoscrizione, che da lustri segue il manifestarsi di questo fenomeno in un quartiere che un tempo era tra i più tranquilli della Città, ma che, da alcun anni a questa parte si è trasformato in una sorta di luna park con un fast food a cielo aperto, a seguito dell’apertura indiscriminata di bar, ristoranti, pizzerie e sfizioserie varie, con relativi gazebo, ombrelloni, tavolini e sedie che occupano marciapiedi e carreggiate, a partire dalle cosiddette isole pedonali, dove però i pedoni devono fare le gimcane per scansare tutte le occupazioni di suolo concesse e le numerose buche che continuano a manifestarsi sulla pavimentazione.
La casa-locale al Vomero, il nuovo fenomeno della movida napoletana
“Ma da un poco di tempo a questa parte, al Vomero impazza anche un’altra moda della quale si parla molto poco – sottolinea Capodanno -. Esauriti i locali a piano terra e nei sottoscala, la movida rischia di spostarsi ai piani alti degli edifici condominiali, con l’espandersi del fenomeno denominato della “casa-locale”, vale a dire di appartamenti destinati originariamente a civili abitazioni che vengono di fatto trasformati in locali, anche se con la classica formula associativa. Dove però, dal momento che ogni socio può farsi poi accompagnare dai suoi ospiti, di fatto, dietro la facciata di presunte sedi di sodalizi, gli immobili in questione si trasformano di fatto in locali pubblici, dove oltre ai classici tornei di carte con premi in danaro, si organizzazione feste e festicciole che si protraggono anche fino a tarda ora”.
“Così – puntualizza Capodanno – proprio in questi giorni, sul social network Facebook, mi sono imbattuto in un evento “pubblico”, che si svolgerà sabato prossimo in un’abitazione di un fabbricato, posto al centro del Vomero, evento che, stando a quanto viene pubblicizzato sulla relativa pagina, si protrarrà fino alla mezzanotte, trasformando l’abitazione in una sorta di night club, con musica danzante e pranzo. Il tutto immagino con quanta gioia da parte degli altri abitanti del fabbricato in questione e di quelli limitrofi. Fermo restando che un tale tipo di attività, anche per ragioni di sicurezza, richiede tutta una serie di permessi rilasciati dalla pubblica autorità dei quali non credo che un appartamento possa essere in possesso nonché la realizzazione di lavori, come quelli necessari all’insonorizzazione degli ambienti interessati per evitare appunto la diffusione dei suoni all’esterno, segnatamente, nelle ore post-serali e notturne”.
“È auspicabile- conclude Capodanno – che, oltre che interessarsi dei bar e dei locali cosiddetti fracassoni, che certamente rappresentano un grosso problema rispetto al quale occorre procedere immediatamente con gli interventi del caso, nel rispetto delle vigenti normative, al fine anche di evitare che questo fenomeno vada incrementandosi, arrivando anche ai piani alti degli edifici, quanti preposti alla salvaguardia dell’ordine e della sicurezza pubblica mettano in campo, operativamente e in tempi rapidi, tutti gli strumenti già previsti da leggi e regolamenti vigenti contro questo nuovo fenomeno della “casa-locale” che rischia di rendere ancora più insonni le notti dei napoletani”.