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Mutui, crescono l’importo medio e le richieste dei giovani

Mercato immobiliare Campania

Aumenta l’importo medio dei mutui ipotecari richiesti in Italia rispetto al 2017: ad aprile il valore si attesta a 125.662 euro, con un incremento dello 0,5 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. E crescono le domande dei giovani.
È quanto emerge dall’ultimo Barometro Crif, la rilevazione periodica fondata sulla richiesta di finanziamenti e surroghe da parte delle famiglie italiane registrata dal sistema informativo Eurisc.

Barometro Crif: le ultime statistiche sui mutui

Ancora al minimo storico, informa intanto il rapporto mensile Abi, il tasso d’interesse medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni: è pari a 1,85 per cento, contro l’1,88 di marzo scorso e il 5,72 di fine 2007. Due terzi delle nuove erogazionisono finanziamenti a tassofisso.

Il taglio di mutuo più “gettonato”, riferisce Crif, è tra 100 milae 150mila euro,che esprime il 29,5 per cento delle richieste: seguono quello fino a 75 mila (26,5 per cento), tra 150 e 300 mila (20,5), tra 75 e 100 mila (20,4), sopra i 300 mila (3,1).

E la durata? È compreso fra 16 e 20 anni il piano rimborso preferito dalle famiglie italiane: ottiene il 25,8 per cento delle richieste e cresce dell’1,6 per cento rispetto al 2017. A seguire le classi di durata 26-30 anni (22,3 per cento), 21-25 (21,9), 11-15 (16,2), 6-10 (11,3), oltre 30 (1,8) e fino a 5(0,7).

Quanto ai richiedenti, resta maggioritaria la fascia d’età fra 35-44 anni, che vale il 34,5 per cento, pur in leggero calo rispetto all’anno passato (meno1,1 per cento). Mentre il range 25-34 anni mostra un incremento dello 0,9 per cento sul 2017: oggi pesa per il 25,4 sul totale, collocandosi al secondoposto.
Scorrendo la graduatoria le classi di età 45-54 anni (24 per cento), 55-64 anni (10,8), 65-74 (2,7), 18-24 (2,4), oltre74(0,2).

La domanda dei consumatori si concentra sempre più sui nuovi mutui, mentre si va ridimensionando il fenomeno delle surroghe, che ha avuto un picco nel 2015: lo testimonia il peso sempre più marginale dei mutui con durata inferiore a 5 anni, dove si concentrano principalmente i finanziamenti di sostituzione, che risultano in ulteriore contrazione rispetto all’anno precedente. «Le richieste di mutui mostrano un mercato vicino a un punto di svolta», commenta Simone Capecchi, executive directordi Crif.

Fonte: ilmessaggerocasa.it

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