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Napoli, 18enne ferito nei Quartieri Spagnoli: “ha disobbedito al Clan”

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Si tratterebbe di una spedizione punitiva quella di cui è stato vittima la corsa notte Carmine Grammatica, 18enne napoletano raggiunto da alcuni colpi di pistola che lo hanno ferito ed ora ricoverato presso l’ospedale Vecchio Pellegrini. Per lui la prognosi, dopo l’intervento dei sanitari, è di 30 giorni.

Quartieri Spagnoli: 18enne ferito in un agguato

Secondo la ricostruzione fornita dalla vittima ai carabinieri della compagnia Centro, a sparargli, mentre si trovava nella zona dei Quartieri Spagnoli, sarebbero stati due soggetti con il volto travisato. Queste le uniche informazioni fornite da Grammatica agli investigatori dell’Arma. Una ricostruzione, però, che sin da subito è stata giudicata lacunosa dai militari. Innanzitutto, la vittima, non sarebbe stata in grado di indicare la strada dove è stato ferito dal commando e anche le informazioni fornite sugli aggressori sarebbero state poche e contraddittorie. 

Le indagini

I militari si sarebbero convinti che il giovane sia stato vittima di una spedizione punitiva inviata da qualche ras del centro storico. La Grammatica, infatti, è un personaggio noto alle forze dell’ordine per le sue frequentazioni con gli ambienti criminali di Largo Baracche, roccaforte della famiglia Masiello, e con alcuni affiliati al gruppo del boss Eduardo Saltalamacchia. Frequentazioni che, però, si sarebbero bruscamente interrotte alcuni mesi fa quando, insieme a un altro giovane pregiudicato, avrebbe deciso di allontanarsi dal sistema e dedicarsi alle rapine di Rolex.

Grammatica avrebbe reputato l’attività di rapinatore più remunerativa di quella di galoppino per conto dei clan. Non a caso, dalle informazioni raccolte dalle forze dell’ordine, il 18enne, insieme al suo compare, qualche tempo fa sarebbero stati gli autori di una clamorosa rapina ai danni di un passante cui sarebbe stato sottratto un prezioso orologio del valore di oltre 20mila euro

Lo sgarro al Clan

Quello che, però, avrebbe messo Grammatica in rotta di collisione con alcuni esponenti del sistema dei Quartieri Spagnoli sarebbe stata la violazione, da parte del baby rapinatore, della regola di non mettere a segno i suoi colpi all’interno della zona controllata dalle cosche. Già qualche tempo fa, riferiscono alcuni esponenti delle forze dell’ordine, Grammatica era stato avvertito che un’altra infrazione non sarebbe stata tollerata e che, anzi, avrebbe dovuto spostare la sua zona di caccia al di fuori dei Quartieri Spagnoli. Un avvertimento che, tuttavia, il giovane rapinatore avrebbe ignorato continuando, anzi, a compire i suoi raid nella zona immediatamente adiacente a quella di Largo Baracche.

Tra le sue vittime, però, ci sarebbe anche un intoccabile, un personaggio vicino ai ras che, subito dopo la rapina avrebbe chiesto soddisfazione. Richiesta che, secondo l’opinione delle forze dell’ordine, dopo l’avvertimento di qualche settimana fa non poteva essere ignorata. Da qui l’ordine di punire il giovane rapinatore. Altra teoria, invece, è che Grammatica sia stato ferito per non aver rispettato l’ordine di compiere le rapine fuori dalla zona d’influenza dei boss. 

Le rapine

I colpi messi a segno dal giovane rapinatore e dal suo socio, infatti, hanno avuto come immediata conseguenza quella di far aumentare la presenza delle forze dell’ordine con inevitabile ricaduta negativa sulle attività di spaccio che si svolgono nella zona di Largo Baracche. I ras, a questo punto, avrebbero deciso di dare una lezione a Grammatica, colpevole ai loro occhi di aver causato, con le sue azioni, una perdita economica rilevante. Qualunque sia la motivazione, ad ogni modo, gli investigatori si dicono sicuri che l’ordine di sparare al diciottenne è stato impartito all’interno dei Quartieri Spagnoli. Dai pochi elementi raccolti, infatti, si esclude che il raid sia stato portato a termine da soggetti provenienti da altre zone del centro cittadino. 

Fonte: Il Mattino

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