Furto di un albero di Natale nel ristorante Green M’ama in via San Giacomo a Napoli: baby gang in azione a volto coperto e davanti ai clienti. Le immagini delle telecamere a circuito chiuso sono state inviate (e pubblicate) al deputato Francesco Emilio Borrelli.
Napoli, baby gang mette a segno il furto di un albero di Natale in un ristorante
Intorno alle 22:30 di ieri, 24 novembre, due ragazzi a volto coperto hanno fatto irruzione nel ristorante in via San Giacomo asportando l’albero di Natale appena allestito per le festività natalizie. Il tutto sotto gli occhi dei clienti e dei titolari. I malviventi si sono poi dileguati insieme ai loro complici rimasti all’esterno.
La denuncia del deputato Borrelli
“Quella dei furti degli alberi di Natale dai negozi e dalle strade cittadine è una tradizione delinquenziale che puntualmente si ripresenta nel corso delle festività natalizie – ha sottolineato Borrelli –. Gruppi di baby criminali che imperversano nelle strade del centro facendo razzia per poi scappare tra i vicoli dei Quartieri Spagnoli. Il fine quasi sempre è quello di accatastare gli alberi per dare vita a un’altra usanza criminale che è quella dell’accensione dei fuochi di Sant’Antuono, se non di compiere atti vandalici fini a se stessi. Contro questa deriva occorre mettere in campo una presenza importante di forze dell’ordine per prevenire rapine e nuovi episodi vandalici e presidiare un territorio martoriato dalle baby gang come quello di piazza Municipio e dintorni, proprio a pochi passi da Palazzo San Giacomo sede del comune”.
La rabbia dei titolari
“Non è la prima volta che accadono episodi del genere. Abbiamo aperto a giugno 2023 e già abbiamo registrato diversi episodi di vandalismo. Prima l’insegna rotta, poi il lancio di uova nel periodo di Halloween all’indirizzo dei nostri clienti all’interno e all’esterno del locale. Per noi sono danni enormi soprattutto d’immagine. Siamo quattro giovani che hanno investito tutto in questa attività e troviamo tutto questo avvilente. Siamo davvero stanchi di ricevere queste cattiverie gratuite e ci sentiamo abbandonati a noi stessi”.
