A Napoli si fa la conta dei danni dopo gli scontri avvenuti nella serata di ieri, venerdì 23 ottobre, nella protesta contro il coprifuoco e il nuovo lockdown annunciato dal governatore Vincenzo De Luca. Una protesta violenta che ha inevitabilmente causato danni tra segnali stradali divelti e cassonetti dati alle fiamme.
Napoli, conta dei danni dopo gli scontri
Questa mattina, come racconta Fanpage, gli uomini dell’Asia – società che si occupa della gestione dei rifiuti in città – hanno dovuto intensificare le operazioni di lavoro per ripulire quello che resta dopo la guerriglia. Cassonetti incendiati, segnali stradali divelti, transenne utilizzate come armi con le quali scagliarsi contro le forze dell’ordine e tanto altro ancora come oggetti lanciati tra cui bottiglie di cui sono rimasti solo i cocci.
La protesta a Napoli
Nella tarda serata di ieri è esplosa la protesta di commercianti e non solo a Napoli. Alcuni manifestanti si sono scagliati contro le forze dell’ordine presenti sul posto, assaltando camionette e automobili, bersagliandole con oggetti e prendendole a bastonate.