A seguito dei controlli dell‘ARPAC del 20 agosto, il Comune di Napoli ha imposto un divieto temporaneo di balneazione nelle aree “Donn’Anna”, “Lungomare Caracciolo”, “Pietrarsa” e “Via Partenope” a causa di sforamenti dei parametri di qualità dell’acqua. Gli sforamenti sono stati causati dalle forti piogge recenti, che hanno trascinato contaminanti verso il mare. Il Comune ha chiesto nuovi prelievi all’ARPAC e si aspetta un rapido ripristino della balneabilità grazie all’intervento dell’agenzia.
Divieto di balneazione temporaneo a Napoli dopo sforamenti dei parametri di qualità dell’acqua
A seguito dei controlli effettuati il 20 agosto dall’ARPAC, il Comune di Napoli ha emesso un’ordinanza sindacale che dispone il temporaneo divieto di balneazione nelle aree marino-costiere di “Donn’Anna”, “Lungomare Caracciolo”, “Pietrarsa” e “Via Partenope”.
Gli sforamenti dei parametri di qualità dell’acqua sono stati attribuiti alle forti piogge dei giorni precedenti, che hanno portato al mare detriti e contaminanti. Nnostante tali aree generalmente presentino un giudizio “eccellente” dai prelievi precedenti. Il Comune ha richiesto ulteriori controlli all’ARPAC, confidando nella professionalità dell’agenzia per ripristinare presto la balneabilità delle zone interessate.