Una donna colpita da trombosi venosa al braccio è stata inizialmente trattata in ospedale come se soffrisse di una semplice cervicale, evidenziando così un caso di malasanità che si è però concluso con il tempestivo intervento salvavita del personale dell’ospedale Cardarelli di Napoli.
Napoli, donna colpita da trombosi salvata al Cardarelli
Inizialmente, la paziente aveva manifestato sintomi preoccupanti: dolore e intorpidimento al braccio sinistro, freddo al tatto. La figlia, allarmata, aveva chiamato il 118, ma il personale intervenuto aveva minimizzato i sintomi, ritenendo non necessario il trasporto in ospedale. La donna si era quindi recata autonomamente al pronto soccorso, dove era stata dimessa nuovamente con una diagnosi di cervicale e l’indicazione di eseguire un controllo cardiologico in seguito.
Non soddisfatta, la famiglia ha contattato un cardiologo di fiducia, che ha subito rilevato un quadro clinico grave e urgente. Il braccio della donna era ormai senza polso e scuro, segno di un’ostruzione arteriosa, spingendo il medico a consigliare un immediato intervento presso l’ospedale Cardarelli. Qui, la paziente è stata sottoposta a un intervento chirurgico d’urgenza per la rimozione del trombo, salvando la sua vita.
“Se non fosse stato per il nostro amico cardiologo, sarebbe potuta accadere una tragedia”, hanno dichiarato i familiari, che ora intendono denunciare l’episodio come caso di malasanità. Il deputato Francesco Emilio Borrelli, portavoce della vicenda, ha sottolineato come sia inaccettabile che sintomi tanto gravi siano stati sottovalutati, e che una persona in evidente stato di emergenza sia stata dimessa senza un adeguato approfondimento diagnostico.