Cronaca Napoli, Napoli

Napoli, falsificavano banconote: 10 arresti

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Foto della Guardia di Finanza
Foto della Guardia di Finanza

Falsificavano banconote a Napoli, sono finite in arresto 10 persone alle prime ore dell’alba di oggi, martedì 6 giugno. I finanzieri hanno eseguito un’ordinanza applicativa di misure cautelari nei confronti di dieci persone (quattro tratte in arresto in carcere, tre poste agli arresti domiciliari e tre destinatarie dell’obbligo di dimora) accusate, a vario titolo, per il delitto di associazione per delinquere finalizzata alla
falsificazione di monete, spendita e introduzione nello Stato di monete falsificate.

Blitz a Napoli, 10 arresti: falsificavano banconote

Dalle prime ore dell’alba i militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Napoli e del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria della Guardia di Finanza hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa di misure cautelari nei confronti di dieci persone (quattro tratte in arresto in carcere, tre poste agli arresti domiciliari e tre destinatarie dell’obbligo di dimora) accusate, a vario titolo, per il delitto di associazione per delinquere finalizzata alla falsificazione di monete, spendita e introduzione nello Stato di monete falsificate.

Le indagini

Le indagini, durate oltre un anno, hanno permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza per la fabbricazione e commercializzazione di ingenti quantitativi di banconote contraffatte, di pregevole fattura e di vario taglio (in particolare, 20 e 50 euro), a carico di un gruppo criminale composto da soggetti con precedenti specifici.

A capo delll’organizzazione figurano due soggetti napoletani che, secondo le indagini, hanno intrattenuto rapporti con un falsario, incentivandolo e sollecitandolo ad incrementare la quantità e produzione. I due promotori del sodalizio hanno, inoltre, individuato gli acquirenti finali delle banconote con i quali si sono accordati per l’acquisto, la consegna e il pagamento della valuta contraffatta. Il falsario, anch’egli originario di Napoli, risulta aver realizzato ingenti quantitativi di valuta contraffatta servendosi di due locali di Carinaro: un luogo di privata dimora e una tipografia (formalmente intestata alla figlia) dove ha custodito attrezzature di sofisticato livello tecnologico per stampare le banconote e i patch oleografici da apporvi in modalità digitale.

Nel corso delle investigazioni, è stagto arrestato in flegranza di reato uno dei corrieri: stava trasportando una fornitura di ben 37.804 banconote da 50 euro della serie “Europa” prelevata a pochi minuti dall’abitazione del casertano.

Nonostante l’arresto, i promotori dell’associazione non hanno desistito dall’attività delittuosa, valutando nuove strategie per finanziare e riprendere l’attività. Le indagini hanno permesso di appurare come l’organizzazione criminale abbia immesso in circolazione oltre 5 milioni di euro falsi (di cui 1,9 milioni posti sotto sequestro), generando un profitto illecito di circa 7 5 O mila euro.

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