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“Vostro nipote è stato arrestato”: lei consegna orologi e gioielli, ma arriva il vero nipote

Gioielli

Una parte dei gioielli che la donna aveva consegnato ai truffatori

Un uomo ha consegnato orologi, gioielli e contanti per un valore di 70mila euro a due truffatori che si erano spacciati per carabinieri, chiedendo denaro per il rilascio del nipote. Nel frattempo è giunto il vero nipote, ed è scattata una colluttazione, durante la quale i truffatori sono riusciti a scappare. Sono stati arrestati poco dopo.

Fingono di essere due carabinieri, arrestati due ragazzi

Un uomo ha consegnato orologi, gioielli e contanti per un valore di 70mila euro a due truffatori che si erano spacciati per carabinieri, chiedendo denaro per il rilascio del nipote, presuntamente “arrestato” dopo aver investito un pedone. Tuttavia, prima che potessero andarsene, è giunto il vero nipote. Da questo incontro è scaturita una colluttazione, durante la quale i truffatori sono riusciti a scappare. Poco dopo, sono stati rintracciati dai carabinieri di Ischia e adesso devono rispondere di vari reati, tra cui rapina impropria, lesioni personali e truffa in concorso. Si tratta di un 23enne e di un 21enne di Napoli, già conosciuti dalle forze dell’ordine.

Due truffatori si fingono dei carabinieri, la vicenda

La storia si è svolta a Barano d’Ischia, sull’Isola Verde nel golfo di Napoli, la truffa coinvolgeva un “finto carabiniere”. Un giovane di 23 anni si è presentato a casa di un’anziana di 85 anni, spacciandosi per un militare dell’Arma, e ha raccontato alla donna che suo nipote era stato arrestato dopo aver investito una persona. Un altro complice, di 20 anni, era rimasto nei pressi dell’abitazione.

Dopo aver ottenuto gioielli e orologi per un valore di 40mila euro e ulteriori 30mila euro in contante, il 23enne stava per lasciare l’appartamento quando ha incrociato il vero nipote della donna, che era appena entrato. In pochi istanti, la truffa si è trasformata in violenza: il 23enne ha attaccato il nipote della vittima, colpendolo a pugni, e ha poi fatto fuga insieme al complice di 20 anni, che attendeva all’esterno. Il ragazzo aggredito ha chiamato però il 112, ed ha descritto minuziosamente i due, facendo scattare le ricerche in tutta l’isola: il 20enne è stato rintracciato nei pressi del porto commerciale in sella ad uno scooter preso a noleggio, mentre tentava di imbarcarsi per la terraferma.

L‘altro, il 23enne, è stato fermato a bordo di un autobus diretto a Casamicciola Terme. Gran parte della refurtiva è stata recuperata, tranne il denaro contante, che era già sparito. Gioielli e orologi sono stati trovati nello zaino di uno dei due e restituiti alla legittima proprietaria. I due sono stati portati in carcere: entrambi dovranno rispondere di truffa in concorso, mentre il 23enne anche di rapina impropria e lesioni personali. Si indaga ora per individuare eventuali altri complici e per capire dove sia finito il denaro, pari a circa 30mila euro in contanti.

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