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Napoli, si innamora del capotreno della Circumvesuviana: l’amore sui social

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Si innamora del capotreno della Circumvesuviana e lancia un annuncio per trovarlo. Arriva da Napoli una storia d’amore tra una pendolare e un capotreno. In particolar modo una ragazza ha affidato ai social un appello d’amore: “Aiutatemi a trovare il bellissimo capotreno della Cirumvesuviana“.

Napoli, si innamora del capotreno della Circumvesuviana: l’annuncio per trovarlo

L’incontro è avvenuto alle 21.30 alla stazione di Piazza Garibaldi, a Napoli. La ragazza è salita sul treno della Circumvesuviana che porta a Sorrento. E in quel momento la pendolare vede passare il “bellissimo capotreno”, descritto come un ragazzo “molto giovane, alto, capelli e occhi chiari“. In quel momento non lo ha fermato, ma il giorno dopo ha inviato una insolita richiesta d’aiuto alla pagina Facebook “Circumvesuviana. Guida alle soppressioni e ai misteri irrisolti“. Questo il messaggio:

“Ragazzi buonasera ero sulla Napoli – Sorrento via Pompei, l’ultimo treno delle 21:33. Il capotreno era un ragazzo molto giovane. Alto, capelli e occhi chiari. Devo confessarvi, dal profondo del mio cuore, che me ne sono follemente innamorata. Quello che vi chiedo ora è che voi mi aiutate a trovarlo, voi siete potenti secondo me ce la fate”.

L’ironia e il lieto fine

Un post che diventa virale nel giro di poche ore, provocando anche non poca ironia. Ma che alla fine funziona: il post riceve oltre 500 commenti e tre questi c’è quello dell’ingegnere Michele Romano, dirigente dell’Eav che scrive: “Potrei aiutarti, avrei bisogno del numero di treno e della data”. E così, nel giro di poche ore, Romano trova il bel controllore: “Mistero risolto. Naturalmente non farò nessun nome qui, c’è la privacy“.

La ragazza – racconta Romano al Corriere del Mezzogiorno – mi ha contatto in privato fornendomi i dettagli del treno e, a quel punto, sono riuscito a risalire al capotreno. Per una questione di privacy non posso fare i nomi, però questa storia è vera e oggi i due sono in contatto. Sulla bellezza del capotreno – scherza l’ingegnere – lascio giudicare alla ragazza, posso solo dire che potrebbe essere mio figlio e io ho 41 anni.

Ho deciso di buttarmi nella bocca del leone interagendo su quella pagina satirica e oggi le persone mi vedono come un riferimento. Grazie anche ai social riusciamo ad avere importanti segnalazioni sui problemi del servizio e a costruire quello che è mancato in Eav: l’approccio al cliente. Nel trasporto le persone sono l’anello più importante e, con le storie come quella del bellissimo capotreno, stiamo cambiando la visione che gli utenti hanno dell’azienda“.

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