A Napoli i controlli partono dalla mascherina
Il presidente della Regione Vincenzo De Luca due giorni fa ha confermato il divieto di consumo, dalle 22 alle 6 del mattino, degli alcolici da asporto. In pratica si può bere un cocktail o una birra solo seduti al tavolino di un locale — all’interno o all’esterno — e le mascherine dovranno essere sempre indossate anche all’aperto in presenza di assembramenti.
Le decisioni
In Prefettura si è deciso dunque che saranno disposti ulteriori servizi, con finalità anti assembramento e di controllo, che saranno concentrati in alcune aree caratterizzate dalla presenza di locali e esercizi pubblici molto frequentati, specialmente dopo il tramonto. “Ma la sfida per questo autunno è arrivare oltre.
É chiaro che tutte le piazze e le strade non possono essere controllate – avverte il comandante della polizia municipale, Ciro Esposito -e noi abbiamo obiettivi individuati in Questura in base alle disposizioni della Prefettura. Ma bisogna aumentare la presenza delle forze dell’ordine in altri luoghi, e spostandoci da un obiettivo ad un altro. Le risorse sono quelle che sono, ma bisogna essere flessibili e pronti a cogliere le esigenze del territorio”.
I servizi
I servizi, per ora concentrati nelle zone più sensibili e critiche, saranno decisi nel tavolo tecnico già convocata in Questura. Fino ad allora si andrà avanti con lo schema già adottato prima di agosto: controlli fissi e pattugliamenti nelle zone a rischio. Multe ai titolari dei locali che non rispettano le regole e ai ragazzi che rifiutano di indossare la mascherina o comunque fanno capannello creando assembramenti.
Resta in sospeso la questione relativa ai permessi per l’occupazione suolo, a costo zero e con l’unico vincolo legato alle norme del Codice della strada, di cui tantissimi titolari di pubblici esercizi stanno usufruendo. Raddoppiando di fatto la capienza dei propri locali e accogliendo anche clienti che non amano restarsene al chiuso o non hanno il Green pass. Si aspettano regole certe anche per consentire a chi ha pratiche in sospeso di realizzare veri dehors per affrontare la stagione invernale.