La Procura di Napoli ha aperto un’indagine anche su altri decessi avvenuti all’ospedale Cardarelli nello stesso periodo in cui Giuseppe Cantalupo, è morto in un bagno della struttura sanitaria. Il caso è venuto alla luce grazie ad un video girato da un altro paziente del pronto soccorso e divulgato sui social.
Morto al Cardarelli: aperta indagine su altri decessi
Gli inquirenti della sezione “Lavoro e colpe professionali” sono in attesa di conoscere le valutazioni dei tre periti nominati per l’autopsia, alla quale ha preso parte anche il consulente designato dall’avvocato della famiglia. L’obiettivo dei magistrati, coordinati dal procuratore aggiunto Simona Di Monte, è verificare la correttezza dell’operato del personale medico e, più in generale, le condizioni in cui sono curati i pazienti, tenendo conto anche del particolare contesto di sovraffollamento e sovraccarico a cui sono sottoposti ospedali e sanitari a causa dell’emergenza epidemiologica.
Il giorno stesso dell’esame autoptico, l’avvocato della famiglia, dichiarò che la morte di Cantalupo era stata provocata da una insufficienza respiratoria la quale, se prontamente contrastata poteva verosimilmente essere evitata.