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Napoli, morto dopo infarto al Policlinico: equivoco sulla posizione

Benevento incidente agricolo

Immagine di repertorio

Ricostruita la vicenda dell’uomo morto dopo essere stato colto da un infarto all’interno dei viali del Policlinico di Napoli: ci sarebbe stato un equivoco sulla posizione. Alla fine l’uomo viene soccorso da un’ambulanza interno dell’ospedale ma muore in Rianimazione.

Napoli, morto per infarto al Policlinico: ci sarebbe stato un quivoco sulla posizione

Un uomo si sente male mentre è nei vialetti del Policlinico Federico II, i testimoni lì presenti allertano i soccorso ma le indicazioni vengono fraintese. Alla fine viene soccorso da un’ambulanza interna dell’azienda ospedaliera e muore in Rianimazione. Questa è la vicenda al centro dell’indagine interna dell’ospedale napoletano per un presunto ritardo nei soccorsi. I fatti sono avvenuti nella mattinata di ieri.

La denuncia arriva anche dal deputato Francesco Borrelli, ma oggi l’associazione “Nessuno Tocchi Ippocrate” ha ricostruito i soccorsi della terza ambulanza che non sarebbero stati inviati né dal 118 né dagli altri ospedali: si tratta di un mezzo interno al Policlinico che sarebbe partito appena arrivata la segnalazione della guardia giurata.

A parlare è anche il direttore del 118 che ha spiegato che, arrivata la segnalazione, i soccorsi sono intervenuti nel punto indicato dopo dieci minuti ma dell’uomo non c’era traccia. Era poi intervenuto un secondo mezzo dopo una seconda richiesta ma anche in questo caso non era stato trovato nessuno: l’operatrice aveva contattato la donna che aveva richiesto l’intervento e le era stato detto che l’uomo era stato prelevato da un’altra ambulanza. Che, però, non risultava nemmeno essere una di quelle del Cardarelli.

La “sparizione” sarebbe in realtà dovuta a un fraintendimento: l’uomo si sarebbe sentito male all’interno dei viali del Policlinico, alla fermata della navetta, ma gli operatori del 118 avrebbero interpretato quella indicazione come alla fermata della metro, che si trova subito all’esterno del Policlinico, a poche decine di metri. Quando l’equivoco si è chiarito, soltanto all’arrivo della seconda ambulanza, l’uomo era stato già prelevato dal mezzo di soccorso interno.

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