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La pescivendola più bella d’Italia bannata da TikTok dopo le polemiche sui maltrattamenti ai polpi: l’intervento dei carabinieri e de ‘Le Iene’

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La pescivendola più bella d'Italia bannata da Tiktok

La pescivendola più bella d’Italia bannata da TikTok dopo le polemiche sui maltrattamenti ai polpi: l’intervento dei carabinieri e de ‘Le Iene’ a Casoria. L”account, che contava circa 260.000 follower e oltre 10 milioni di visualizzazioni, è stato bloccato.

La pescivendola più bella d’Italia bannata da TikTok

La pescivendola più affascinante d’Italia è stata esclusa da TikTok a seguito delle polemiche riguardanti i maltrattamenti ai polpi. Dopo l’intervento de “Le Iene” e dei carabinieri, il profilo TikTok di Carmela, che insieme a Luigi Febbraro gestisce la pescheria Ittica Febbraro a Casoria, è stato disabilitato. L’account, che contava circa 260.000 follower e oltre 10 milioni di visualizzazioni, è stato bloccato.

I maltrattamenti ai polpi

A chiarire quanto accaduto è stato lo stesso Febbraro, attraverso un video pubblicato sul nuovo profilo TikTok della pescivendola più bella d’Italia. Nel filmato, il marito di donna Carmela, proprietario della pescheria, dichiara: «Sembra che daremmo fastidio a qualcuno. Ci tengo a sottolineare – aggiunge – che non abbiamo mai maltrattato gli animali, ma semplicemente mostrato ciò che vendiamo». Il commerciante ha quindi creato un nuovo account sul social network cinese, sperando di replicare il successo del precedente.

Martedì 10 febbraio, come riportato da Fanpage.it, la pescheria di Casoria ha ospitato una troupe de “Le Iene”, con l’inviato Filippo Roma e l’attivista per i diritti degli animali Enrico Rizzi. L’obiettivo del programma di Italia Uno era quello di verificare le condizioni dei polpi e degli altri animali in vendita nella pescheria, con i quali spesso la coppia interagisce nei video pubblicati sui social.

L’intervento dei carabinieri

Luigi Febbraro ha dichiarato a Fanpage.it di aver richiesto l’intervento dei carabinieri presso l’esercizio commerciale di Casoria, poiché, secondo le sue affermazioni, la troupe televisiva gli impediva di svolgere il proprio lavoro in modo regolare. L’animalista Rizzi ha dichiarato su Facebook: “Una coppia campana si divertiva da mesi su TikTok a promuovere la propria attività commerciale con balletti ridicoli, sfruttando e maltrattando in modo disumano animali vivi, trattandoli come oggetti e costringendoli a subire sofferenze ingiustificate, in violazione del codice penale. Per questo motivo, ho già presentato una denuncia e richiesto alla Procura il sequestro preventivo della loro attività. Dovranno trovare un modo più etico per guadagnarsi da vivere, senza sfruttare la vita di esseri senzienti. Dopo la mia segnalazione, è arrivata la prima conseguenza: la loro pagina, che contava oltre 10 milioni di like, è stata chiusa per violazione delle regole della community riguardanti la violenza sugli animali. E non è finita qui; vi invito a rimanere sintonizzati nei prossimi giorni. Ho sempre sostenuto che non ci deve essere pietà e che la tolleranza deve essere zero per chi non rispetta la vita degli animali.”

CasoriaTikTok