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Napoli, raccolgono soldi per i bimbi malati di leucemia, ma era una truffa

Truffa soldi

Immagine di repertorio

Due donne state denunciate per truffa aggravata a Pimonte in provincia di Napoli. Le due truffatrici avevano allestito un piccolo banchetto dove raccontavano ai passanti la loro presunta missione di raccogliere fondi per bambini affetti da leucemia. La loro presenza, però, ha insospettito i carabinieri, che hanno deciso di avvicinarsi per chiedere ulteriori chiarimenti.

Napoli, finta raccolta fondi per i bambini malati di leucemia

Durante una festa eno-gastronomica a Pimonte, in provincia di Napoli, si è verificato un episodio che ha richiamato l’attenzione dei carabinieri presenti all’evento. Due donne si erano presentate come rappresentanti di un’associazione di volontariato, dichiarando di raccogliere fondi in favore di bambini malati di leucemia.

Tuttavia, le loro attività hanno destato sospetti, portando le forze dell’ordine a intervenire. Le due donne avevano allestito un piccolo banchetto all’interno dello spazio dedicato al festival, dove raccontavano ai passanti la loro presunta missione di raccogliere fondi per bambini affetti da leucemia. La loro presenza, però, ha insospettito i carabinieri, che hanno deciso di avvicinarsi per chiedere ulteriori chiarimenti.

L’intervento dei Carabinieri e la restituzione del denaro

Dopo una breve indagine, i carabinieri hanno scoperto che si trattava di una truffa aggravata. Le due donne, infatti, non rappresentavano alcuna organizzazione di volontariato autentica, e l’intera operazione era una messinscena progettata per ingannare i partecipanti alla festa e ottenere denaro in modo fraudolento. Una volta smascherate, le due donne sono state denunciate per truffa aggravata e proposte per il foglio di via, una misura preventiva che vieta loro di tornare nel comune per un determinato periodo di tempo.

I carabinieri hanno poi agito con prontezza per restituire il denaro raccolto in modo fraudolento ai cittadini truffati. Utilizzando il microfono installato sul palco, dove alcuni cantanti si stavano esibendo, i militari hanno chiamato i benefattori uno ad uno. Le persone si sono avvicinate ai carabinieri per riavere indietro i soldi donati, un gesto che ha riportato un po’ di sollievo in un contesto di truffa e inganno.

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