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Ragazzina sfregiata, le accuse al suo ex: “Raid premeditato”

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Shock a Napoli dove una ragazzina di 12 anni è stata sfregiata al volto da un’arma da taglio dall’ex fidanzatino, accusato di un “raid premeditato”. Roba da 14 anni di galera, secondo i calcoli fatti dagli inquirenti, che chiedono e ottengono l’apertura di un processo a carico di M.S., nipote minorenne di un boss dei Quartieri spagnoli. Il 17enne avrebbe annunciato il gesto già via chat. “Prima o poi ti punirò”, le avrebbe detto. Si tratta di una bambina di 12 anni, la vittima, giunta in ospedale con una profonda ferita al volto provocata, molto probabilmente, con un’arma da taglio. È accaduto la notte del 12 luglio. Poco dopo è stato fermato.

Napoli, ragazzina sfregiata: ex accusato

Secondo quanto riportato dal mattino gli inquirenti hanno chiesto e ottenuto l’apertura del processo a carico di M.S.: “Roba da 14 anni di galera”. Il nipote del boss dei Quartieri Spagnoli sarebbe accusato di essere il responsabile di un agguato a freddo ai danni della sua ex: queste le conclusioni della Procura per i minori sull’episodio di violenza consumato la notte del 12 luglio, a pochi passi dall’ospedale Pellegrini. Si tratta di un processo immediato, prima udienza fissata il prossimo 20 gennaio.

Napoli, ragazza sfregiata dall’ex: raid annunciato via chat

Aveva annunciato la propria (folle) vendetta a mezzo chat, per punirla di aver troncato il loro rapporto. Sono stati alcuni messaggi a spingere la Procura per i minori di Napoli, ad accusare il ragazzo di essere lui il presunto aggressore della vittima. Il 17enne dovrà rispondere di lesioni permanenti, con l’aggravante della premeditazione.

A leggere la richiesta di convalida del fermo, in vista dell’udienza prevista per domani mattina, gli inquirenti non hanno dubbi: quanto accaduto la notte tra lunedì e martedì scorso non è frutto di un litigio nato per un diverbio occasionale, né rabbia a caso. Stando ad una ricostruzione fatta, il 17enne avrebbe sfregiato la ragazzina al culmine di un disegno maturato per vendetta.

Il movente

Il movente è la decisione della ragazza di voler troncare il rapporto con l’ex. Una scelta che non è andata giù al ragazzo che è finito per aggredirla. Ci sarebbero anche minacce arrivate via chat ma anche testimonianze di un’amica della vittima.

Il messaggio: “Prima o poi ti punirò”

C’è un messaggio di qualche giorno fa, con cui ribadisce la volontà di punire la 12enne. Un affronto da lavare con il sangue. Tutto fa pensare ad un’azione premeditata e non frutto del caso: azione confermata da un’amica che ha visto tutto.

Era allo scooter guidato dalla 12enne e, conoscendo i risvolti di un rapporto burrascoso, ha confermato l’assalto mirato: il ragazzo era armato. Ha visto il braccio di lui stringere alle spalle il collo di lei e poi provocare il taglio alla guancia destra. Ma c’è un altro aspetto da approfondire: la mancanza dell’arma del delitto.

L’arma non rinvenuta

L’arma non è stata rinvenuta. Un punto su cui bisogna far luce. Il minore ha cercato di sminuire la propria condotta – almeno nel primo colloquio al momento degli arresti -, cercando di ricondurre la vicenda a un litigio avvenuto in modo accidentale. I due – secondo la versione del minore – si sarebbero incontrati per caso. Una ricostruzione tutta da approfondire: “Non volevo, sono stato provocato, c’è stato un litigio e ho reagito”.

Napoli, bambina in ospedale con ferita al volto da arma da taglio

La giovanissima è giunta poco dopo l’1,30 al pronto soccorso dell’ospedale Pellegrini, nel centro storico, ed è stata immediatamente operata. La prima prognosi è di 30 giorni. La dodicenne è poi stata trasferita all’ospedale pediatrico ‘Santobono’ e successivamente dimessa. I carabinieri hanno avviato le indagini per chiarire la dinamica dell’accaduto.

Ferita dal fidanzatino

La giovane sarebbe stata ferita al volto con un coltello dal fidanzato 17enne per “motivi di gelosia”, come ha raccontato la giovane ai medici che l’hanno soccorsa e ai carabinieri che indagano sul caso. I militari ora sono sulle tracce del presunto aggressore, che risulta irreperibile. Intanto la prima prognosi per la 12enne è di un mese “per un danno permanente al viso”. In futuro la vittima sarà sottoposta a nuove visite e a interventi di chirurgia plastica per tentare di ridurre il danno.

Secondo alcune ipotesi, il 17enne l’avrebbe ferita perché non accettava che la ragazzina, con la quale aveva avuto una relazione sentimentale, lo aveva lasciato. In corso accertamenti per chiarire l’esatta dinamica di quanto accaduto.

Fermato il fidanzato

I Carabinieri della Compagnia e del nucleo operativo Centro hanno individuato e fermato un 17enne, ritenuto gravemente indiziato del ferimento della 12enne sfregiata al volto con una coltellata.

“Non voleva vederlo”

Sedici anni lui, 12 la sua ex (compie 13 anni il 30 luglio). Entrambi dei Quartieri spagnoli. Ricostruiamo i fatti come emergono dalle indagini dei carabinieri, che poche ore dopo il raid sono riusciti a intercettare e fermare l’aggressore: “Stavo venendomi a costituire, ho solo reagito a una provocazione”, dirà ai militari l’adolescente. Come riportato da Il Mattino, è parente dell’ex boss di camorra Mario Savio, ‘o bellillo, uno dei protagonisti della feroce guerra combattuta negli anni 80 tra la Nuova Famiglia e la Nco di Cutolo, di cui era il referente.

Colpita con il coltellino del portachiavi

Si sono fermati a discutere ma di lì a poco la discussione si è trasformata in un’accesa lite, al culmine della quale il sedicenne ha estratto il portachiavi con il coltellino incorporato e ha colpito la ex al volto. Una ferita profonda, che secondo i medici lascerà il segno sul volto della ragazzina. Il sedicenne è fuggito, ma alcune ore dopo è stato bloccato dai carabinieri mentre andava a costituirsi.

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