Picchia il figlio con una chiave inglese perché gay: scarcerazione lampo per il 48enne a Napoli. Nel quartiere Poggioreale è stato accolto come un eroe, con fuochi d’artificio. La denuncia arriva dal deputato Francesco Borrelli.
Picchia il figlio perché gay, scarcerazione lampo a Napoli
L’uomo non riusciva ad accettare l’orientamento sessuale del figlio e ha iniziato a perseguitarlo, inviandogli minacce di morte tramite WhatsApp mentre era a scuola. Lo ha aggredito con una chiave inglese, colpendolo al volto, alle gambe e al collo. Tuttavia, alcuni compagni di scuola hanno incoraggiato il ragazzo a denunciare la situazione. L’arresto aveva messo fine a un incubo, ma ora la situazione potrebbe ripetersi, poiché il 48enne è tornato nel quartiere Poggioreale, dove, come riportato da amici del ragazzo e membri dell’Arcigay che si sono rivolti al deputato di Alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli, è stato festeggiato con fuochi d’artificio per la sua rapida scarcerazione.
Accolto come un eroe
Una festa improvvisata ha interrotto la circolazione per alcuni minuti. Secondo le persone che conoscevano il 15enne, la liberazione dell’uomo rappresenta una minaccia, poiché il ragazzo è stato maltrattato per lungo tempo, costretto a dormire in un garage e a vivere nella miseria, subendo continue percosse e violenze. “Si tratta di una situazione allucinante e preoccupante, sulla quale abbiamo chiesto di indagare e monitorare. Come è possibile che sia stato rilasciato così rapidamente senza un’adeguata indagine? Se è stato festeggiato, c’è qualcuno nel quartiere che lo sostiene? È fondamentale svelare tutti i retroscena e liberare il 15enne da questo incubo. Non possiamo perdere tempo”, afferma Borrelli.