Il prefetto di Napoli, Michele Di Bari, ha istituito quattro “zone rosse” nel centro cittadino per contrastare la presenza di violenti, molestatori e pregiudicati in aree particolarmente sensibili. L’ordinanza, in vigore dal 31 dicembre 2024 al 31 marzo 2025, coinvolge i quartieri Vomero, Chiaia, Decumani e l’area di piazza Garibaldi, con l’obiettivo di tutelare i cittadini e migliorare la vivibilità urbana, soprattutto nelle strade della movida.
A Napoli scattano le nuove zone rosse
Le zone interessate sono caratterizzate da alta frequentazione, spesso teatro di episodi di violenza, vandalismo e comportamenti illeciti. Tra le strade principali incluse nel provvedimento figurano:
- Vomero: piazza Vanvitelli, via Scarlatti, via Aniello Falcone, piazza Medaglie d’Oro e altre arterie simbolo del quartiere.
- Chiaia: via Bausan, vico Belledonne, San Pasquale e zone limitrofe.
- Decumani: via Mezzocannone, piazza San Domenico Maggiore, piazza Bellini e piazza Dante.
- Piazza Garibaldi: l’intera piazza e le vie limitrofe, inclusi Corso Novara e Corso Garibaldi.
Divieti e destinatari
L’ordinanza prevede il divieto di stazionare nelle zone rosse per “soggetti che assumano atteggiamenti aggressivi, minacciosi o molesti e che siano stati già segnalati all’Autorità giudiziaria” per reati legati a droga, scippi, rapine, danneggiamenti, porto abusivo di armi e simili. L’allontanamento sarà applicato a chi rappresenta una minaccia concreta alla sicurezza pubblica e ostacola la fruibilità delle aree.
Il provvedimento si inserisce in un piano coordinato tra Prefettura, Questura e Ministero dell’Interno, che ha già sperimentato misure simili in altre città italiane, come Milano e Torino. In particolare, il prefetto Di Bari ha dichiarato che l’obiettivo è migliorare sia la sicurezza reale che quella percepita dai cittadini, contrastando il degrado e garantendo la piena fruizione degli spazi pubblici.
Durante il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, tenutosi il 31 dicembre 2024, il prefetto ha ribadito la necessità di adottare misure efficaci contro la criminalità predatoria e il degrado urbano. L’ordinanza è stata sperimentata per la prima volta durante il concertone di Capodanno in piazza del Plebiscito, con risultati positivi in termini di ordine pubblico.
Fenomeni di degrado e interventi
Le zone rosse includono aree note per fenomeni di risse, aggressioni e assembramenti legati alla movida, specialmente nei fine settimana. Prima dell’ordinanza, erano già state effettuate operazioni di polizia come “Alto Impatto” nelle stazioni ferroviarie e nelle periferie. Tuttavia, la persistenza dei problemi ha reso necessarie misure straordinarie per ridurre il rischio di episodi violenti e garantire la sicurezza della cittadinanza.