Questa mattina la DIGOS di Napoli ha eseguito un’ordinanza cautelare che prevede l’obbligo di presentazione presso la polizia giudiziaria nei confronti di quattro soggetti accusati di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. I quattro indagati avrebbero partecipato alla violenta aggressione subita dalle forze dell’ordine durante una manifestazione organizzata all’ingresso della sede Rai lo scorso 13 febbraio.
Napoli, sconti all’ingresso degli studi Rai: 4 manifestanti fermati
Dalla ricostruzione è emerso che la notizia della protesta circolava sui social già dal giorno precedente. Il giorno della manifestazione, verso le 9, i poliziotti hanno presidiato i tre ingressi pedonali, predisponendo anche un’attività di videoregistrazione dell’intera iniziativa. Verso le 11 arrivarono circa 250 manifestanti e successivamente un gruppoi di 50 dimostranti dietro uno striscione.
Il gruppo, quindi, ha iniziato ad avanzare verso l’ingresso della sede Rai, con l’inequivocabile intento di voler accedere alla struttura. Il dirigente di polizia ha quindi chiesto la chiusura del cancello d’ingresso, fino a quel momento lasciato socchiuso per l’ingresso dei dipendenti. Il gruppo di manifestanti, però, ha continuato ad avanzare, entrando in contatto con la squadra a protezione del varco, comprimendo gli agenti contro il cancello attraverso la cosiddetta “spinta di massa”.
Dopo il contatto, agli agenti sono stati riservati anche calci e pugni. A supporto degli agenti, quindi, sono giunte sul posto altre due squadre, ma i manifestanti hanno assunto una condotta ancor più violenta, colpendo gli stessi agenti con aste di bandiere e caschi da motociclista. Dalle retrovie, intanto, altri manifestanti lanciavano pietre sanpietrini, oggetti metallici e vernice rossa. Negli scontri sono rimasti feriti alcuni poliziotti, un fotoreporter ed alcuni manifestanti. Danneggiati alcuni materiali in dotazione alla polizia (come scudi e divise).
