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Napoli, ogni 36 ore un minore arrestato o denunciato perché armato: trovati anche razzi della guerra dei Balcani

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Un sequestro di oltre 300 armi in pochi mesi a Napoli. Pugnali, katane, mazze da baseball. Bombe farcite di chiodi, kalashnikov, balestre, pistole artigianali, ‘pipe bombs’, fucili da cecchino. E ancora tirapugni di acciaio, coltelli da cucina, asce medievali, mitragliatori, bombe a mano e addirittura razzi, di quelli utilizzati nella guerra dei Balcani.
Un campionario vastissimo nell’elenco di sequestri messi a segno dai carabinieri del comando provinciale di Napoli. Strumenti sottratti soprattutto a giovanissimi, portati in giro durante la movida, nelle serate per locali o addirittura a scuola, in aula.

Napoli, in pochi mesi sotto sequestro oltre 300 armi

Il comando provinciale carabinieri di Napoli ha da tempo promosso servizi mirati con attenzione soprattutto ai più giovani. Repressione, dunque, ma anche prevenzione. In strada e nelle scuole, con svariate iniziative per promuovere il dialogo con le istituzioni e la cultura della legalità. Nei primi 5 mesi del 2022, i carabinieri di Napoli e provincia hanno sequestrato 365 armi di varia natura. 158 da taglio, 123 da fuoco e 78 di quelle definite improprie: per intenderci mazze, tirapugni, nunchaku ed altre. Conti alla mano si parla di quasi 3 armi sequestrate al giorno.

365 potenziali minacce che si traducono in 153 denunce in stato di libertà per porto abusivo di armi e 37 arresti. Tra questi anche minori: 37 quelli denunciati, 3 quelli finiti in manette. Un dato allarmante che racconta di un minore denunciato o arrestato ogni 36 ore.

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