Napoli, sgominata la più grande piazza spaccio del Mezzogiorno al Parco Verde di Caivano: arrestati 55 soggetti accusati di cessione a terzi di sostanze stupefacenti di vario tipo nonché per reati in materia di armi e per i reati di furto in abitazione, rapina, procurata evasione di soggetto detenuto presso la propria abitazione.
Caivano, smantellata la più grande piazza di spaccio del Sud
Nell’ambito di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli Nord, i carabinieri del comando provinciale di Napoli hanno dato esecuzione, in varie aree del territorio nazionale, a un’ordinanza applicativa di misure cautelari emessa dal Gip del Tribunale di Napoli Nord nei confronti di 55 soggetti.
Le indagini
Le indagini, eseguite anche attraverso intercettazioni telefoniche ed ambientali nonché attraverso plurime attività di riscontro sul territorio sfociate in sequestri di sostanze stupefacenti ed arresti in flagranza di reato, sono state condotte, in un arco temporale ricompreso tra il marzo e il luglio 2018, da militari in servizio presso la sezione operativa della compagnia carabinieri di Casoria.
Spaccio al “Parco Verde” di Caivano
Le indagini hanno consentito di accertare una pluralità di condotte di cessione a terzi di sostanze stupefacenti, anche nella zona del “Parco Verde” di Caivano poste in essere attraverso contatti telefonici che consentivano agli acquirenti di richiedere direttamente e rapidamente quanto desiderato. Successivamente, colui che volta per volta riceveva le richieste, si premurava di affidare la sostanza da recapitare a soggetti incensurati o comunque di giovane età (in alcuni casi anche minorenni) affinché provvedessero alla materiale consegna dello stupefacente. Le consegne avvenivano in punti concordati e i soggetti adibiti al trasporto prestavano attenzione ad avere con sé solo piccoli quantitativi di sostanza stupefacente in modo tale da esporsi nel minor modo possibile laddove sottoposti a controlli da parte delle forze dell’ordine.
Nello specifico, nei confronti di 24 soggetti è stata disposta la custodia cautelare in carcere, mentre nei confronti di ulteriori 16 soggetti è stata disposta la misura cautelare degli arresti domiciliari. Ancora, altri 15 soggetti sono stati poi sottoposti alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.