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Cinque persone avvelenate da verdura nel Napoletano: tutta colpa della Mandragora | COME RICONOSCERLA

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Cos’è la mandragora, la verdura che avrebbe avvelenato cinque persone in provincia di Napoli? All’ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli si contano cinque ricoverati – di cui uno in gravi condizioni – per intossicazione alimentare dopo aver ingerito della verdura. I protagonisti di questa sfortunata vicenda avrebbero ingerito della mandragora, una verdura velenosa. Ecco cos’è e come riconoscerla.


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Napoli, persone avvelenate dalla verdura: cos’è la mandragora

La vicenda sarebbe legata alla presenza della mandragora tra la verdura acquistata ed ingerita dalle persone finite in ospedale. La pianta, velenosa, spesso viene confusa con biete e spinaci per il suo aspetto. La sintomatologia, secondo quanto finora ricostruito, sarebbe riconducibile alla “mandragora”. Sono in corso accertamenti della Asl competente e dei carabinieri.



La radice di questa pianta è caratterizzata da una peculiare biforcazione che ne dà una forma antropomorfa (maschile e femminile); insieme alle proprietà anestetiche della pianta, ciò ha probabilmente contribuito a far attribuire alla mandragola poteri sovrannaturali in molte tradizioni popolari. La mandragola autunnale  Mandragora autumnalis) presenta un grado maggiore di tossicità rispetto alle altre mandragole.

Secondo le credenze popolari, le mandragole nascevano dallo sperma emesso dagli impiccati in punto di morte. La mandragola può essere ricondotta ad alcune usanze della stregoneria, nelle quali era utilizzata come surrogato delle più famose bambole di cera. È considerata una pianta magica anche dalla Wicca moderna, in particolare nei giorni di plenilunio.


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Le indagini

Stando una prima ricostruzione, avrebbero ingerito della verdura velenosa, probabilmente della mandragora, credendo che si trattasse invece di spinaci o biete. Sul caso indagano i carabinieri della compagnia di Pozzuoli, che sono intervenuti nell’ospedale del posto.

I ricoverati, quattro residenti a Monte di Procida ed una a Quarto, fanno parte di diversi nuclei familiari e la verdura sarebbe stata acquistata in diversi negozi dei due comuni flegrei. Dunque, non si esclude che i commercianti si siano riforniti dalla stessa persona, che potrebbe aver venduto loro la mandragora scambiandola per altro. Sulla vicenda sono in corso accertamenti col supporto dell’Asl.



L’appello del sindaco

Questo il messaggio di Giuseppe Pugliese, sindaco di Pozzuoli: Apprendo con preoccupazione che alcuni nostri concittadini sono ricoverati all’Ospedale Santa Maria delle Grazie per un’intossicazione. La sintomatologia è riconducibile all’avvelenamento da “mandragora” confusa con spinaci o biete. Invito tutta la popolazione ad avere massima attenzione nell’ingerire verdure similari a biete e spinaci perché la mandragora si confonde molto facilmente, e a tenere sotto controllo i sintomi che possono essere: pruriti simili all’orticaria con midriasi, nausea, confusione fino al coma. Chiunque abbia questi sintomi va subito ospedalizzato. Si sconsiglia il consumo di spinaci”.

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