Oggi, in una giornata di festa, arriva una notizia significativa per la nostra città e per i cittadini. L’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Napoli ha ottenuto l’approvazione del progetto di Reddito Alimentare da parte del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, tramite il decreto n. 289 del 13 settembre. Ad annunciarlo è l’assessore al Welfare di Napoli, Luca Fella Trapanese.
Napoli, via libera al Reddito Alimentare
Il Reddito Alimentare è un’iniziativa innovativa, mirata all’inclusione sociale e alla lotta contro la deprivazione materiale. Il progetto prevede la distribuzione gratuita di prodotti alimentari invenduti, ma ancora adatti al consumo, donati dagli operatori del settore che aderiranno al programma. L’iniziativa si pone due importanti obiettivi: ridurre lo spreco alimentare e fornire un sostegno concreto alle persone in grave difficoltà economica.
Grazie a questo progetto, il Comune di Napoli riceverà nei prossimi tre anni un finanziamento di 1.424.911,40 euro, destinato agli enti del terzo settore che, sotto la supervisione dell’Ente Locale, avranno il compito di gestire la distribuzione degli alimenti donati. Si tratta di un risultato rilevante, frutto del costante impegno dell’Assessorato e degli uffici comunali, che lavorano per rispondere ai bisogni sempre più pressanti di tante famiglie.
“L’adesione a questo progetto, anche se ancora sperimentale, rappresenta un’opportunità importante per dare sollievo a tante famiglie che, in questi tempi difficili, faticano ad arrivare a fine mese“, ha dichiarato l’assessore Trapanese. “È una misura innovativa che non solo aiuta a ridurre lo spreco alimentare, ma fornisce anche un contributo concreto nella lotta contro la povertà. Sono particolarmente soddisfatto che Napoli, insieme a poche altre grandi città italiane, sia riuscita a sviluppare un progetto così rilevante, capace di affrontare la povertà in modo costruttivo, strutturato e duraturo.”
Come funziona il Reddito Alimentare
Il Reddito Alimentare è un’iniziativa che mira a ridurre la povertà e combattere lo spreco alimentare attraverso la distribuzione gratuita di cibo invenduto, ma ancora idoneo al consumo, alle persone in difficoltà economica. È un progetto sperimentale promosso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e coinvolge diversi enti locali e organizzazioni del terzo settore.
- Raccolta del cibo invenduto: Gli operatori del settore alimentare (supermercati, ristoranti, mense, negozi, produttori) che aderiscono all’iniziativa donano i prodotti alimentari che non sono stati venduti ma che sono ancora perfettamente consumabili. Si tratta di alimenti prossimi alla scadenza o che, per ragioni estetiche o commerciali, non possono più essere messi in vendita.
- Distribuzione: Il cibo raccolto viene gestito da enti del terzo settore (associazioni, cooperative sociali, organizzazioni di volontariato) che, in collaborazione con le istituzioni locali, si occupano della distribuzione ai beneficiari. Il Comune di Napoli, per esempio, supervisiona il processo, garantendo che i prodotti arrivino a chi ne ha più bisogno.
- Beneficiari: Le persone in condizioni di grave difficoltà economica, come famiglie a basso reddito, disoccupati o coloro che non riescono a coprire le spese alimentari di base, sono i destinatari di questo sostegno. Viene garantito un accesso regolare al cibo attraverso la distribuzione di pacchi alimentari.