Napoliservizi in crisi: «È un’azienda senza più liquidità». Il manager si è così espresso rendendo pubblica la pessima situazione dell’azienda napoletana.
NapoliServizi in crisi: «È un’azienda senza più liquidità»
Non ci sono soldi per pagare gli stipendi e i fornitori: NapoliServizi è ufficialmente un’azienda in crisi, ha le casse vuote. Una situazione così insostenibile che ha fatto rompere gli indugi all’amministratore unico Andrea De Giacomo che ha chiesto – «ai sensi del Titolo V del Codice Civile» l’attivazione «delle procedure per lo stato di crisi». La decisione è stata comunicata con una lunga lettera – tra gli altri – al sindaco Luigi de Magistris e al capo di gabinetto Attilio Auricchio.
Una voragine da 50 milioni
Palazzo San Giacomo ora ha sette giorni di tempo per sanare la voragine nei conti superiore ai 50 milioni, e mettere dentro le risorse per approvare finalmente il bilancio 2017 bocciato dai Revisori dei Conti. Dopo la Bagnolifutura – fallita a giugno 2014 – Napoli Sociale inglobata proprio dalla NapoliServizi e probabilmente tra le cause del dissesto, e il prefallimento di Anm e del Caan, anche la multiservizi che gestisce il patrimonio immobiliare del Municipio napoletano è sostanzialmente in default, decotta e la responsabilità è dell’unico azionista che è appunto il Comune.