NAPOLI. Tracciabilità, formazione, naturalità e informazione: quattro parole chiave per trasformare l’elicicoltura italiana da attività agricola empirica a zootecnia matura, economicamente ed ecologicamente sostenibile. Questo l’obiettivo dichiarato dal neonato Consorzio di Tutela dell’Elicicoltura Italiana – in sigla CoTELI – che è stato presentato questa mattina da Coldiretti Campania, insieme al Dipartimento di Biologia dell’Università Federico II di Napoli, presso la Camera di Commercio di Napoli.
Parte dunque dalla Campania un’iniziativa destinata a lasciare il segno nelle prospettive di sviluppo dell’agricoltura e negli stili alimentari. Il CoTELI nasce dall’impulso di allevatori campani, puntando ad associare e rappresentare imprenditori agricoli di tutte le regioni. Titolo dell’incontro è stato “Lumaca a chi?“, per sottolineare la rapida espansione degli allevamenti e il successo crescente dei consumi.
Il Consorzio ha l’obiettivo di valorizzare l’allevamento e la trasformazione di questo mollusco dalle proprietà straordinarie. L’idea nasce proprio dalle molteplici possibilità produttive che offre la lumaca, dall’alimentazione alla cosmesi e non solo. I saluti iniziali sono stati di Girolamo Pettrone, commissario straordinario della Camera di Commercio di Napoli, e di Stefano Marra, presidente del CoTELI e animatore di un percorso nato dalla sua azienda in provincia di Caserta. A moderare l’incontro è stato Luciano Pignataro, giornalista e food blogger. Sono intervenuti: Serena Farina e Federica Ventriglia, socie fondatrici, sul tema “L’elicicoltura come prospettiva per i giovani agricoltori”. A Francesco Gentile, segretario del CoTELI, il compito di illustrare la “filiera corta elicicola: tutto quello che si può fare con la lumaca”. La sostenibilità ambientale dell’allevamento è stato illustrato da Annachiara Forte, ricercatrice EcoLES, che ha spiegato la “valutazione del profilo ambientale della carne di lumaca mediante analisi del ciclo di vita”. A trattare delle “nuove tecniche di allevamento elicicolo” è stato il vicepresidente del CoTELI Vincenzo Guida.
La genesi del Consorzio può contare su una solida collaborazione con il mondo della ricerca universitaria. A relazionare sulle potenzialità dell’elicicoltura è stato il professor Gionata De Vico, ordinario di Patologia Veterinaria Università Federico II di Napoli e direttore scientifico del CoTELI. Le conclusioni e le riflessioni sulle prospettive di questo nuovo comparto sono state affidate a Gennarino Masiello, vicepresidente nazionale Coldiretti.