Chiesto lo stato di calamità per il nubifragio di Ischia. “La Regione Campania ritiene necessario chiedere lo stato di emergenza per l’isola di Ischia e i territori colpiti da questi eventi atmosferici disastrosi” ha dichiarato il governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca, il quale ha espresso “ringraziamento alle forze della Protezione Civile regionale e nazionale, alle Forze dell’ordine, ai volontari, al personale sanitario, per l’impegno profuso da questa notte”.
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Nubifragio di Ischia, De Luca chiede stato di calamità
“Ringrazio per l’attenzione manifestata il Presidente del consiglio Meloni. Valuteremo nelle prossime ore insieme con i sindaci interessati gli interventi di sostegno più urgenti, in aggiunta a quelli già in campo da mesi. Saranno a disposizione anche i tecnici dell’Acer (Azienda regionale edilizia pubblica) per un supporto tecnico. È un momento di dolore e di grande emergenza, che richiede un impegno straordinario” ha spiegato il governatore, annunciando che “la Regione manterrà l’orientamento deciso in sede di Comitato di coordinamento questa mattina, e cioè di delegare il solo Prefetto di Napoli a comunicare ogni informazione, aggiornata e verificata, sulla situazione di Ischia”.
Poi la chiosa: “È auspicabile a tal proposito che non si assista allo sventagliamento di dichiarazioni, del tutto propagandistiche, e non verificate, a cui abbiamo assistito in queste ore, anche da parte di chi non ha nessun ruolo o competenza in materia, o addirittura da parte di chi storicamente ha difeso ogni forma di abusivismo. Almeno di fronte a questi eventi, la sobrietà sarebbe necessaria”.
Cos’è lo stato di calamità
La gestione delle emergenze, come previsto dall’articolo 2 del decreto legislativo n. 1 del 2 gennaio 2018 “Codice della protezione civile”, consiste nell’insieme delle misure e degli interventi finalizzati ad assicurare soccorso e assistenza alle persone e agli animali colpiti da eventi calamitosi, la riduzione dell’impatto dell’evento e le attività di informazione alla popolazione.
Gli eventi emergenziali di protezione civile legati a calamità di origine naturale o all’attività umana, sono suddivisi in eventi che:
- possono essere fronteggiati con interventi in via ordinaria dai singoli enti e amministrazioni competenti;
- per natura o estensione comportano l’intervento coordinato di più enti o amministrazioni e devono essere fronteggiati con mezzi e poteri straordinari;
- per intensità ed estensione hanno rilievo nazionale e devono essere fronteggiati con mezzi e poteri straordinari.