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Nuovo Dpcm, il sindaco Buonajuto “non chiuderò le strade, siamo sindaci non sceriffi”

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Anche Ciro Buonajuto, sindaco di Ercolano e neo vicepresidente nazionale Anci, si schiera contro il nuovo Dpcm, che nelle intenzioni ha designato i sindaci come “organo di controllo” del distanziamento sociale nelle piazze. “Non chiuderò strade e piazze, chi pensa che l’ordine pubblico sia responsabilità dei sindaci non ha mai fatto l’amministratore locale”, ha dichiarato a Radio Crc nel corso di Barba&Capelli.

Ciro Buonajuto contro il nuovo Dpmc

“Partiamo da un presupposto: un manuale contro il Covid non lo fornisce nessuno. Adesso è diverso, è assurdo che il Governo emani un Dpcm senza ascoltare i sindaci. Nella prima proposta era previsto un coprifuoco per strade e piazze dove ci sono assembramenti dando responsabilità ai sindaci con la polizia municipale” – afferma il primo cittadino di Ercolano.

“Chi ha proposto questa dinamica non ha mai fatto l’amministratore locale nemmeno per un giorno. Ben venga la proposta di Decaro e che le istituzioni parlino ascoltando i sindaci, in tal modo si raddrizza la rotta“.

“Siamo sindaci non sceriffi”

Basta rispettare la legge e le competenze. L’ordine pubblico però non può essere coordinato dal sindaco, non facciamoci prendere dalla fretta e dall’allarmismo: ognuno con le sue competenze. È molto semplice e si vada in questa direzione. Questa parola ‘pieni poteri’ o ‘sceriffo’ piace molto in campagna elettorale.” continua fermamente Buonajuto.

Il sindaco ha un altro ruolo, non è il maresciallo di una caserma, svolge attività sociale e politica e guarda negli occhi le persone che durante il lockdown non potevano mettere insieme pranzo e cena e venivano a ritirare il pacco alimentare. In questa figura si consuma il rapporto con le persone e la visione della città per governare meglio con i problemi quotidiani“.


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