Cronaca Napoli, Napoli

Nuovo piano di evacuazione per il Vesuvio: vie di fuga e navette a Napoli

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Il nuovo piano di evacuazione

È stato elaborato un nuovo piano di evacuazione per la Zona Rossa di Napoli, in previsione del rischio di eruzione del Vesuvio. Il piano include tutte le vie di fuga, i punti di accesso e le aree di attesa, con l’obiettivo di evacuare circa 37mila residenti in un arco di 48 ore. Tutti i dettagli che bisogna conoscere.

Napoli, nuovo piano di evacuazione per il Vesuvio

Il nuovo piano di evacuazione per la Zona Rossa di Napoli è pronto e sarà attivato in caso di eruzione (fase di allerta III). Questo piano interesserà i quartieri della VI Municipalità, ovvero Barra, Ponticelli e San Giovanni, coinvolgendo circa 37mila abitanti che dovranno lasciare la zona entro 48 ore. Questo è il tempo stimato per completare l’evacuazione, sia attraverso l’assistenza che in modo autonomo. Si prevede che saranno in movimento circa 22.300 automobili.

Il piano stabilisce le modalità per l’evacuazione della popolazione. I tre quartieri della zona rossa sono suddivisi in settori con diverse priorità di evacuazione, ciascuno dei quali è associato a un cancello specifico. Secondo quanto riportato da Fanpage.it, sono state individuate tre aree di attesa da cui partiranno i bus diretti verso le aree di incontro, da cui gli sfollati verranno trasferiti nelle regioni gemellate. Inoltre, sono state definite le vie di fuga e i varchi, con 2 gate di I livello e 290 gate di II e III livello, dove saranno presenti posti di blocco con new jersey e personale dell’Esercito.

Il nuovo piano è contenuto nella delibera 603 del 2024, proposta al consiglio della giunta del sindaco Gaetano Manfredi, redatta dall’assessorato alla Protezione Civile, guidato dall’assessore Edoardo Cosenza, e riguarda l’aggiornamento del Piano di evacuazione comunale per il rischio vulcanico del Vesuvio.

Per entrare in vigore, il piano dovrà ricevere l’approvazione dal Consiglio comunale di Napoli, la cui seduta è prevista per il 14 gennaio 2025. Questo documento di 172 pagine è stato già approvato il 10 dicembre 2024 dal Tavolo permanente di pianificazione del rischio vulcanico nell’area vesuviana e flegrea della Regione Campania. Esso completa la pianificazione della Protezione Civile per il Comune di Napoli. Il 17 settembre 2024, come riportato da Fanpage.it, è stato adottato il piano di evacuazione comunale per il rischio vulcanico dei Campi Flegrei, che include l’elenco delle aree di emergenza della Protezione Civile e la relativa segnaletica. “Un altro importante traguardo raggiunto, dopo i Campi Flegrei”, ha dichiarato Nino Simeone, presidente della commissione Mobilità con delega alla Protezione Civile, “grazie al lavoro dell’assessore Cosenza e degli uffici tecnici comunali. Esamineremo la delibera sul Vesuvio in commissione per eventuali ulteriori integrazioni”.

Cos’è la Zona Rossa del Vesuvio

La Zona Rossa del Vesuvio è stata aggiornata dalla Regione Campania nel 2013 e si suddivide in Zona Rossa 1 e Zona Rossa 2. Questa area comprende 25 comuni delle province di Napoli e Salerno, inclusa una parte dei quartieri di Barra, Ponticelli e San Giovanni a Napoli, per un totale di circa 700.000 abitanti. La Zona Rossa 1 è quella più vulnerabile al rischio di flussi piroclastici in caso di eruzione, mentre la Zona Rossa 2 presenta un elevato rischio di crollo dei tetti degli edifici a causa dell’accumulo di ceneri e lapilli. In caso di allerta di fase III, quest’area sarà evacuata.

Nel 2015 è stata istituita la Zona Gialla, che, in caso di eruzione, potrebbe subire una significativa ricaduta di ceneri vulcaniche, rendendo necessari allontanamenti temporanei. Questa zona comprende 63 comuni e tre circoscrizioni del Comune di Napoli.

Il perimetro della Zona Rossa del Vesuvio a Napoli

La Zona Rossa del Vesuvio a Napoli interessa parzialmente tre quartieri della Municipalità 6: Ponticelli, Barra e San Giovanni a Teduccio. Quest’area è attraversata dall’autostrada A3 Napoli-Salerno, che divide in due il quartiere di Barra. La Zona Rossa è composta da 165 sezioni censuarie, di cui 148 sono abitate e 17 risultano disabitate. La popolazione ammonta a 36.890 abitanti, distribuiti su una superficie totale di circa 5 km quadrati. Sono state registrate 22.386 automobili.

I tempi del piano di evacuazione

Il piano di evacuazione, trasferimento e accoglienza entra in vigore con la fase III di allerta e coinvolge l’intero Sistema Nazionale della Protezione Civile, le Forze dell’Ordine, la Polizia Locale, l’ASL, i gestori dei servizi essenziali e le aziende di trasporto pubblico. L’evacuazione ha inizio 12 ore dopo l’allerta, tempo dedicato ai preparativi per l’esodo, e deve concludersi entro le successive 48 ore, garantendo il completo svuotamento della Zona Rossa.

Trascorse le 48 ore, si prevede un’estensione di ulteriori 12 ore per gestire eventuali ritardi o imprevisti. Le modalità di evacuazione dall’area a rischio vulcanico sono due: l’esodo autonomo, che avviene con mezzi propri, e l’esodo assistito, tramite autobus forniti dall’Anm e dalla Regione Campania, che trasporteranno le persone dalle fermate alle aree di attesa e incontro.

Esodo autonomo

Coloro che decidono di utilizzare la propria auto dovranno recarsi dai loro domicili ai varchi di accesso alla viabilità principale (gate di primo livello). Il piano prevede l’evacuazione prioritaria di determinate sezioni (rioni e isolati). Durante il tragitto dall’abitazione al gate di primo livello, saranno istituiti posti di blocco (gate di secondo e terzo livello) in punti strategici per regolare il traffico. Si stima che ogni sezione richiederà circa 1-2 ore per essere completamente evacuata. Una volta completata l’evacuazione di una sezione, si procederà con la successiva.

Esodo assistito

Un’altra modalità di evacuazione è l’esodo assistito. Gli abitanti si sposteranno a piedi dalle loro abitazioni verso le fermate degli autobus più vicine. Qui, i pullman dell’ANM li condurranno all’area di attesa, dove verranno registrati e troveranno tende, servizi igienici e assistenza sanitaria. In questa area, saranno disponibili anche i bus della Regione Campania, che li porteranno verso i punti di incontro, da cui potranno poi raggiungere i comuni gemellati. Si prevede l’impiego di un massimo di 11 navette contemporaneamente, con 22 autisti a disposizione.

Elenco delle aree di attesa per l’esodo assistito

Sono state designate tre aree di attesa:

– Campo Sportivo Caduti di Brema (Barra) (A1, A2, B1, B2)
– Stazione Circumvesuviana Bartolo Longo (Barra) (C1, C2, C3)
– Stadio Comunale Ascarelli (Ponticelli) (D1, D2)

Elenco dei gate

I gate di primo livello sono progettati per consentire l’accesso alla rete della viabilità principale in direzione ovest. Sulle rampe di questi gate possono transitare fino a 600 veicoli all’ora. I due gate di questo tipo identificati sono:

– G01 Centro Direzionale (ex SS162dir) per San Giovanni-Barra Sud (Napoli 1)
– G21 via Argine (ex SS162dir) per Barra Nord-Ponticelli (Napoli 2)

In aggiunta, ci sono altri 290 gate di secondo e terzo livello, che corrispondono ai posti di blocco. Di questi, 36 sono gate principali “di fuga”, 23 sono gate “di sezione e corridoio” situati lungo le vie di fuga, e 231 sono gate “di sezione e corridoio” posizionati in altre aree non collegate alle vie di fuga. Tra queste tre categorie, 41 sono anche classificati come gate “di cintura”.

Vesuvio: le vie di evacuazione a Napoli

Le vie di evacuazione sono le strade che conducono ai gate di primo livello per uscire dalla Zona Rossa.

La ex SS162dir è stata designata come via principale, affiancata da due vie secondarie e sei vie terziarie. A nord, la via secondaria (2N) corrisponde a Via Pacioli, che si estende per circa 1,9 km. Su questa strada si collegano, in vari punti, tre assi terziari: il primo (3Na) parte da Via Volpicella e si sviluppa per 1,5 km; il secondo (3Nb) ha origine da Via Mastellone e si estende per 1,9 km; il terzo (3Nc) inizia da Via della Villa Romana e si estende per 0,8 km.

A sud, la via secondaria (2S) comprende Via delle Repubbliche Marinare, Via Ferraris e Via Gianturco, per una lunghezza totale di 4,2 km. In corrispondenza della via secondaria si collegano tre assi terziari: il primo (3Sa), il più complesso, si estende da Via Villa Bisignano per 2,1 km; il secondo (3Sb) riguarda esclusivamente il tratto orientale di Via delle Repubbliche Marinare, per 1,9 km; infine, il terzo (3Sc) si concentra su Viale 2 Giugno, per una lunghezza di 1,3 km.

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