Una ragazza di Napoli ha denunciato l’ennesima offerta di lavoro assurda. Alla giovane, che ha riportato tutto attraverso un video su TikTok, venivano proposte 12 ore di lavoro al giorno per 80 euro a settimana. Il video ha fatto il giro del web arrivando anche sulla pagina di Francesco Emilio Borrelli.
Offerta di lavoro a Napoli, 12 ore al giorno per 80 euro a settimana
Carmen fa la magazziniera di professione, era disposta anche a guadagnare di meno, ritiene che 160 euro a settimana per dieci ore di lavoro al giorno siano una buona paga e gliene offrono la metà per 12 ore di lavoro quotidiano.
La proposta di Borrelli
Il deputato noto per le battaglie sui parcheggiatori abusivi sta raccogliendo le denunce per portarle alla Camera.
«Molti giovani si fanno coraggio condividendo la propria denuncia attraverso i social, ma c’è anche tanta omertà. Queste denunce attestano, purtroppo, il fallimento dei progetti di scuola-lavoro e ne escono malissimo anche gli imprenditori del Nord. Quasi tutti questi ragazzi dicono “noi non vogliamo il reddito di cittadinanza, vogliamo lavorare”.
Gli imprenditori dai quali ricevono proposte di sostanziale schiavismo, gli replicano: “Se non accetti tu, ne trovo altri mille, ti sto facendo un favore”. Di contro, poi, una volta denunciato il caso, spunta in televisione un imprenditore del Nord, che non ha mai assunto un meridionale, e si fa pubblicità dicendo: “Venga a lavorare da me, gli offro io 1200 al mese”.
Ebbene questi dovrebbe farsi una domanda: pensa che se un giovane accetta impieghi da 160 euro a settimana a casa sua, sarebbe disposto a prendere anche di meno trasferendosi a Milano o a Torino? Perché al netto delle spese per l’alloggio e il sostentamento o i trasporti, guadagnerebbe anche meno. Certo, questi fanno più bella figura di quell’imprenditore napoletano del settore alimentari che aveva preparato uno sgabuzzino per nascondere i dipendenti “in nero” in caso di visite della Finanza. E l’Ispettorato del Lavoro, anche sulle verifiche di queste finte offerte di impiego, dov’è? Molti di questi annunci spariscono subito dopo la denuncia proprio per timore di controlli almeno della Municipale, ma io li ripubblico pari pari sui social».
Il deputato conclude:
«C’è un problema sociale. Non c’è proprio l’idea dei diritti dei lavoratori in certi contesti e non ne parliamo per le ragazze madri e al Sud abbiamo il più alto indice di natalità. Ma alla fine, una persona sfruttata a vita, prenderà una pensione sociale o di invalidità che pagheremo noi, non occuparsi degli ultimi non significa che non ci sono e purtroppo questi ultimi sono semplicemente e soprattutto i giovani».