Chiede perdono la mamma di Renato Caiafa, accusato dell’omicidio di Arcangelo Correra. La donna intervistata da Fanpage.it ha espresso la sua volontà di lasciare Forcella ‘per rispetto’. Intanto continuano intanto le indagini degli investigatori per ricostruire l’esatta dinamica.
Omicidio Arcangelo Correra, la mamma di Renato Caiafa: “Chiedo scusa alla famiglia”
“Non piango per mio figlio in carcere, ma per chi non c’è più”. Anna Elia è la madre di Renato Caiafa, il giovane che si è recato in Questura dopo la morte di Arcangelo Correra. È lo stesso ragazzo che, dopo che il proiettile ha colpito il 18enne, lo ha trasportato in ospedale, al Pellegrini. La madre di Caiafa racconta a Fanpage.it che, mentre si trovava in Questura, suo figlio le diceva poche parole: “Mamma, dì ad Antonella [la madre di Arcangelo, ndr] di perdonarmi”. Pochi conoscono la verità su quanto accaduto. Uno di questi è Arcangelo Correra, che rimarrà per sempre 18enne. L’altro è Renato Caiafa, che ha fornito una lunga spiegazione agli investigatori riguardo alla dinamica dell’incidente. Gli altri sono eventuali testimoni che potrebbero contribuire a chiarire quello che è stato descritto in questi giorni come “un gioco finito male” o “un colpo partito per errore”.
Anna Elia non ha idea di cosa sia successo quella notte, né di come suo figlio si sia trovato con quella pistola in quel momento. “Erano come due fratelli”, racconta la madre del 19enne. “Voglio chiedere scusa ad Antonella. Anche io provo dolore, e lo prova anche lei”. Quando le viene chiesto se avesse mai immaginato che potesse accadere una cosa del genere, risponde senza esitazioni: “No, assolutamente no”. La donna prosegue il suo racconto, spiegando di aver lasciato la sua casa. La famiglia Caiafa abita a pochi passi dal luogo in cui è morto il giovane Arcangelo e dalla residenza della famiglia Correra. “L’ho fatto per rispetto nei confronti della famiglia”.
Le perdite
Anna Elia, proprio come suo figlio Renato, ha vissuto nel suo passato due tragiche perdite che hanno attirato l’attenzione dei media. La prima riguarda Luigi, il fratello di Renato, che è morto a soli 17 anni durante una rapina che è sfociata in un episodio violento, in cui un poliziotto lo ha ucciso; la vicenda è stata poi archiviata. L’altra perdita è quella del padre dei ragazzi, Ciro Caiafa, assassinato mentre si trovava a casa sua a Forcella per farsi tatuare.