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Omicidio Maria Nicolai, emergono i primi particolari: il compagno avrebbe provato a sezionare il corpo

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Omicidio Maria Nicolai, emergono i primi raccapriccianti dettagli: il compagno, Giovanni Fabbrocino, avrebbe provato a sezionare il corpo della donna. Si indaga anche sul movente, riconducibile all’imminente partenza di Maria per la Basilicata, il compagno non voleva che partisse da sola.

Portici, omicidio Maria Nicolai: emergono i dettagli

La comunità di Portici è ancora sconvolta dalla morte della ricercatrice della Facoltà di Agraria dell’Università, brutalmente uccisa dal compagno, che poi si è tolto la vita. Emergono i primi dettagli sul movente e sulla scena del delitto.

Il ritrovamento del corpo

Il corpo di Maria Nicolai è stato trovato sul pavimento della sua casa di via Libertà, a Portici, in un lago di sangue, con la schiena sul pavimento, e i piedi stesi al muro. Il coltello utilizzato per l’omicidio era appoggiato sull’addome, ed era pulito.

Il delitto

Secondo i primi rilievi, pare che Maria sia stata colpita dapprima con un martello, e poi con un coltello molto lungo. Fabbrocino, il compagno, avrebbe infierito sul cadavere, e avrebbe provato a sezionarlo, concentrandosi sul petto, quasi a volerle strappare il cuore.

Il movente

Emergono anche i primi particolari in merito al movente. Pare che Maria volesse partire per la Basilicata, la donna infatti era originaria di San Severo Lucano, in provincia di Potenza. Voleva partire da sola, per trascorrere l’estate con la sua famiglia, e pare che sia stato proprio questo a scatenare l’ira del compagno.

Una coppia anomala

I vicini hanno descritto la coppia come “anomala”:  non si vedevano insieme quasi mai, e lei non lo aveva coinvolto nella sua vita familiare, era una relazione quasi nascosta, tanto che i due non vivevano neanche insieme. 65 anni lui, 58 lei, nessuno dei due era sposato, nè avevano avuto figli.

 

 

 

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