È stato chiesto l’ergastolo per Elpidio d’Ambra, accusato dell’omicidio di Rosa Alfieri. A chiederlo, il sostituto procuratore Rosanna Esposito che ha formulato tale richiesta alla Corte di Assise di Napoli al termine della requisitoria nell’ambito del processo sull’omicidio di Rosa Alfieri, la ventenne di Grumo Nevano, strangolata da Elpidio.
Omicidio di Rosa Alfieri: Elpidio d’Ambra rischia l’ergastolo
Al termine della requisitoria, il sostituto procuratore ha spiegato: “Togliere la vita a una ragazza di venti anni per un motivo cosi spregevole desta le coscienze di tutti noi. Non è pensabile che una donna parcheggi l’auto nella sua abitazione e non esca più viva: chiedo il riconoscimento dell’aggravante dei motivi abietti e futili, il mancato riconoscimento delle attenuanti generiche e l’ergastolo per l’imputato”.
Ecco come è stata uccisa Rosa Alfieri
Il 31enne ha risposto alle domande premettendo di essere sotto effetto di psicofarmaci e di soffrire di vuoti di memoria. Ricordava però nitidamente quel maledetto giorno di un anno fa. Aveva assunto un gran quantitativo di sostanze stupefacenti che gli avrebbe fatto perdere la testa. Ai giudici ha anche spiegato di avere fatto cadere la giovane in trappola dicendole di volerle far controllare il contratto di locazione. Poi le ha messo il braccio sinistro intorno al collo trascinandola in casa.
Lì poi è stato annebbiato dalle voci e dal buio: “Quando mi sono ripreso ero a terra, con le mani intorno al collo di Rosa… capisco il dolore del padre di Rosa… chiedo scusa a voi… so che la famiglia“.