Arrestata Stefania Russolillo: è stata lei la killer di Rosa Gigante, la donna vittima di omicidio nel primo pomeriggio del 18 aprile scorso nella sua abitazione a Pianura, nella periferia Ovest di Napoli. La 73enne era la madre di Donato De Caprio, il giovane salumiere napoletano famoso su TikTok per il suo slogan “con mollica o senza”.
Omicidio Rosa Gigante, arrestata la killer
La Polizia ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Napoli, su richiesta della Procura, nei confronti di Stefania Russolillo. La 47enne napoletana è ritenuta gravemente indiziata di omicidio aggravato dalla premeditazione, rapina aggravata e tentata distruzione del cadavere.
Ricostuita la dinamica del delitto
L’arresto rappresenta l’epilogo delle indagini avviate il 18 aprile scorso, giorno in cui è stato scoperto il cadavere di Rosa Gigante e mamma di Donato De Caprio, il giovane salumiere napoletano famoso su TikTok. Le immediate attività investigative permisero di sottoporre la donna fermo di indiziato dlitto emesso dalla Procura.
Da ulteriori accertamenti, è emerso che la donna avrebbe progettato la rapina all’interno dell’abitazione della donna circa un mese prima del delitto e solo quella mattina era riuscita ad entrare con l’inganno. La stessa avrebbe portato con sè un tubicino in gomma che ha poi utilizzato per strangolare la vittima dopo averla scagliata contro le pareti di casa e scaraventata a terra. Prima di abbandonare il luogo del delitto, l’indagata avrebbe anche tentato di incendiarne il cadavere.
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Si chiamava Rosa Gigante, era incensurata e avrebbe compiuto 73 anni il 26 agosto. La donna è stata trovata morta in casa in via Vicinale Sant’Aniello nel quartiere Pianura a Napoli. Secondo una prima informazioni, la donna sarebbe stata uccisa di botte da una vicina al culmine di una lite per questione di vicinato.
La donna era la mamma di Donato De Caprio, un ragazzo di Napoli, diventato famoso soprattutto su TikTok, registrando dei video in cui prepara dei panini. Il figlio della vittima sarebbe stato tempestivamente informato della tragedia.
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Poche ore dopo l’assassinio hanno portato in Questura una vicina di casa di Gigante, una donna sui trent’anni, interrogata dal pm della Procura di Napoli Maurizio De Marco e dagli uomini della squadra mobile coordinati dal dirigente Alfredo Fabbrocini, impegnati a cercare il colpevole e a ricostruire la dinamica dei fatti.
A dare l’allarme sono stati alcuni familiari, attirati dalle grida che hanno squarciato all’improvviso il silenzio del primo pomeriggio. Sul posto sono intervenuti gli agenti del commissariato locale di polizia assieme alla squadra mobile e alla scientifica.
