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Omicidio Tubelli a Napoli, collaboratore di giustizia (ed ex leader del clan Sarno) arrestato a Massa Carrara

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Polizia

Un collaboratore di giustizia ed ex leader del clan Sarno è stato arrestato a Massa Carrara, nella mattinata odierna giovedì 6 febbraio, per l’omicidio di Gerardo Tubelli avvenuto a Cercola in provincia di Napoli il 5 gennaio del 1996.

Omicidio Tubelli a Napoli, collaboratore di giustizia arrestato

Questa mattina, giovedì 6 febbraio, su incarico del Procuratore della Repubblica, la Squadra Mobile di Napoli, con il supporto del Servizio Centrale di Protezione, ha eseguito un fermo del Pubblico Ministero, emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, nei confronti di un collaboratore di giustizia, fortemente sospettato di omicidio aggravato con modalità mafiose.

Il destinatario del provvedimento restrittivo, ex leader – insieme ai suoi fratelli – del clan Sarno, attivo nell’area est di Napoli dai primi anni ’90 fino alla fine degli anni ’10, sarebbe stato sia mandante che esecutore materiale dell’omicidio di Gerardo Tubelli, avvenuto a Cercola (NA) il 5 gennaio 1996.

Le indagini

Le indagini hanno ricostruito la dinamica e le responsabilità legate a questo omicidio, fornendo prove oggettive a sostegno delle dichiarazioni di diversi collaboratori di giustizia, comprese quelle autoaccusatorie rilasciate dallo stesso destinatario del provvedimento. La vittima, all’epoca un esponente del gruppo criminale attivo nel comune di Cercola, fu colpita nei pressi della sua abitazione da un commando armato, guidato proprio dal destinatario del fermo, e uccisa con numerosi colpi d’arma da fuoco.

L’omicidio di Tubelli, come evidenziato dalle indagini, deve essere contestualizzato nel conflitto che si sviluppò a metà degli anni ’90 tra il clan dominante a Ponticelli e il gruppo Maione/Tubelli, legato all’Alleanza di Secondigliano nella gestione delle attività illecite a Cercola. Questo scontro era incentrato sul controllo criminale nel comune vesuviano. Tra il 1994 e il 1997, la faida portò a numerosi episodi di violenza, incluso l’omicidio per il quale è stato emesso il provvedimento restrittivo odierno. La pericolosità attuale del destinatario del fermo è emersa anche da un recente controllo stradale effettuato nella zona di Napoli, durante il quale è stato denunciato a piede libero per possesso illegale di una pistola.

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