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Rischio crolli a Napoli, ogni anno 1800 ordinanze al sindaco De Magistris

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Ad allarmare la popolazione partenopea, non è solo il cornicione caduto in addosso ad un commerciante del luogo, il capitano Marraffino (a comando dei caschi rossi di San Lorenzo) dinnanzi al crollo in via Duomo. Tuttavia, la maggior parte dei palazzi a Napoli versano nelle medesime condizioni.

Napoli, rischio crolli: in un anno 1800 ordinanze

Stando a quanto riportano le indiscrezioni, già nei primi angoli del Centro Storico – che fa capo ai vigili dell’Unità Operativa San Lorenzo – vi sono circa cento palazzi potenzialmente pericolosi ed è un’enormità che nello sconfinante mare dell’interland napoletano, quello fragile e decadente, rappresenta solo un piccola ed indsignificante goccia.

Tutta Napoli piange ancora il 14enne Salvatore Giordano ucciso dal crollo della galleria Umberto nel 2014, Cristina Alongi morta per il crollo di un pino a via Aniello Falcone, nonché la tragica fine di Fabiola di Capua travolta da un palo della luce sulla lungomare e il tronco che ha spezzato la vita di Davide Natale a Piazzale Tecchio.

Napoli è una città dove persino passeggiare è un pericolo, se desideriamo farci un’idea sulle ordinanze che – in un solo anno – sono state fatte al sindaco De Magistris, è bene tenere a mente che si viaggia su una media di 50 provvedimenti ogni 10 giorni.

Ciò fa venire la pelle d’oca, perché ognuna di quelle ordinanze nasconde un pericolo analogo alle tragiche morti che si sono susseguite in questi anni.

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