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“Alle origini del Rinascimento Napoletano”, il tour in città

NAPOLI. “Il Falco è in volo”! Per la prima volta in assoluto, le associazioni Timeline Napoli e IVI Itinerari Video Interattivi, in collaborazione con Astrea Tour, propongono una nuova esperienza di visita alla scoperta del Complesso San Domenico Maggiore.

“Alle origini del Rinascimento Napoletano”

Sabato 7 luglio, alle ore 17:30, sarà possibile andare alla scoperta della storia e dell’architettura del complesso, percorrendo un salto nel tempo, dalle sue origini ai giorni nostri. Si avrà modo di apprezzare non solo il valore artistico, ma anche l’importanza storica che il sito ha avuto durante il periodo angioino e aragonese per la città di Napoli.

Fondato nella seconda metà del X secolo, divenne nel tempo un luogo di culto di importanza tale da essere denominato “Provincia Regni”. Sede degli studi di teologia del Regno, qui San Tommaso avrà una cattedra come rettore per due anni. Con l’arrivo degli aragonesi, verrà modificato e ampliato ancora una volta, con la costruzione della omonima piazza e dello scalone monumentale.

All’interno del Cortile delle Statue, la visita permetterà di conoscere un aspetto affascinante dell’arte erborista, sviluppatasi come componente medica proprio grazie allo studio delle piante da parte dei frati. Molte piante e ortaggi di uso quotidiano, sveleranno il loro lato terapeutico, sorprendendo per il loro uso e anche per i miti ad essi collegati, riscoprendo come in passato preparati sotto forma di decotti, impacchi e infusi fossero considerati cura e rimedio per quasi tutti i mali, compresi quelli matrimoniali legati a fertilità, contraccezione ed eros.

Il percorso proseguirà con la visita alle arche aragonesi, in collaborazione con DOMA: circa 40 feretri altamente decorati che raccolgono quasi l’intera casata di Aragona. Qui fu inizialmente sepolto re Alfonso V, prima di essere riportato in Spagna. Si continuerà poi all’interno della Sala degli Arredi Sacri o del Tesoro, dove sono esposti paramenti e oggetti sacri di raro valore storico, artistico e culturale, nonché i preziosi abiti dei sovrani e dei nobili napoletani rinvenuti nelle tombe.

Entrati all’interno di San Domenico Maggiore, sempre in compagnia di esperti in materie storicofilosofiche si offriranno ulteriori suggestioni: si ammirerà la Cappella della famiglia Rota dove, su alcune statue sono scolpiti inequivocabili simboli massonici e la Cappella Carafa di Santaseverina, i cui fregi racchiudono un indizio che potrebbe documentare, in epoca rinascimentale, l’esistenza di culti segreti di origine egizia a Napoli. La Cappella è collegata alla figura di Giordano Bruno in quanto avrebbe ispirato la sua opera “Spaccio della bestia trionfante”. Proprio a Domenico Maggiore, infatti, il filosofo nolano ha studiato in gioventù.

Il percorso si allungherà in via Tribunali dove per l’occasione sarà aperta la Cappella Pontano, un piccolo e misterioso scrigno poco conosciuto del Rinascimento napoletano.

Nella Cappella Pontano, i ricercatori IVI hanno scoperto e documentato nel percorso della video visita, un fenomeno riguardante il sole che al solstizio d’estate tocca un particolare elemento architettonico della cappella. Inoltre, verranno evidenziati per la prima volta significati alchemico esoterici nella sua struttura e nelle lapidi.

Con l’ausilio della tecnologia di occhiali Lcd, attraverso filmati inseriti nelle lenti, lo spettatore vivrà l’esperienza di un mondo parallelo oscillante tra passato e presente, scoprendo avvenimenti e situazioni che sembreranno provenire da un’altra dimensione.

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