NAPOLI. “Giù le mani dal nostro lavoro”, “Vogliamo risposte sul nostro futuro”: sit in di protesta da parte di una ventina di operatori socio sanitari dell’ospedale San Paolo di Napoli, preoccupati per il loro futuro occupazionale.
Ospedale San Paolo, la protesta
“Abbiamo svolto servizi necessari e talvolta indispensabili, in situazioni di emergenza”, dice Giuseppe Rubino, uno dei manifestanti. “Il nostro compito è fornire supporto psicofisico alle persone. L’Asl ha deciso che il prossimo 31 dicembre, dopo, mediamente, una decina di anni di lavoro, tra il San Paolo, il Vecchio Pellegrini, il San Giovanni Bosco e Loreto Mare, dobbiamo perdere il posto e che per continuare a lavorare, dobbiamo partecipare a un concorso. A partire dalla vigilia di Capodanno saremo senza lavoro, senza una possibilità di continuità”.
Tra i presenti anche Giuseppe Alviti, guardia giurata e responsabile regionale del tribunale dell’ammalato: “Siamo vicini ai lavoratori”.