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Ottimax, lavoratori disperati: “non sappiamo che fine faremo”

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Il maxistore di Afragola, Ottimax, il prossimo febbraio chiuderà lasciando senza lavoro 67 dipendenti. Angoscia e ansia tra i lavoratori che non sanno quale sarà il loro destino e che si sentono abbandonati anche da Di Maio.

Lavoratori Ottimax: parla il rappresentante sindacale

«È una situazione disperata commenta Valentina Avino, rappresentate sindacale aziendale – perché l’azienda non ha ancora incontrato i rappresentanti dei lavoratori, nonostante l’impegno preso in Regione. Ancora oggi non sappiamo che fine faremo, mentre nel negozio c’è l’assalto con la svendita che arriva fino al 70 per cento». Uno scandalo». In tre anni, l’azienda è passata dal milione di euro incassato nei primi tre giorni di apertura ai contratti di solidarietà. «Un’altra sceneggiata continua Valentina Avino perché durante la solidarietà abbiamo fatto moltissime ore di straordinario. Intanto, l’azienda apriva a Cesena e Gradisca, e acquistava i gruppi Granbrico e Self, sbandierando il salvataggio di migliaia di posti di lavoro, ma sulla nostra pelle. Un gioco al massacro che è continuato fino allo scorso dicembre, quando ci fu comunicato che bisognava organizzare una massiccia promozione dal 2 gennaio. E invece era stata già programmata la chiusura, con la proposta del trasferimento a Catania, perchè la Sicilia è regione a statuto speciale e gli incentivi sono più appetibili. I nostri, quelli del Jobs Act, sono durati poco meno di tre anni. Poi tutti a casa, nell’indifferenza generale, ministro Di Maio compreso».

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