Cronaca Napoli, Napoli

Parco agricolo didattico, Capodanno: “Non ancora realizzato”

Vomero, salita Cacciottoli, area ex gasometro
Vomero, salita Cacciottoli, area ex gasometro

NAPOLI. Parco agricolo didattico, qui di seguito una nota di Gennaro Capodanno, presidente del comitato valori collinari.

La nota di Gennaro Capodanno

“Da allora, purtroppo, nulla, è cambiato – sottolinea amareggiato Capodanno – e, nonostante gli impegni e le promesse fatte nell’occasione, del parco agricolo non si è saputo più nulla, dal momento che è di nuovo calato il più assoluto silenzio sull’intera vicenda. Sul piede di guerra anche i residenti che denunciano lo stato d’abbandono che regna nella zona. In particolare in un tratto della salita Cacciottoli, dove da tempo è presente, su un muro posto a confine dell’area interessata, una struttura provvisionale, realizzata con ponteggi tubolari e mantovane parasassi, che versa in precarie condizioni manutentive”.

“Eppure – puntualizza Capodanno – il 20 marzo prossimo saranno decorsi ben tre anni da quando un incendio, scoppiato proprio nell’area dell’ex gasometro, con fiamme che lambirono pericolosamente anche alcuni fabbricati, creando anche notevole panico tra i residenti, ripropose al centro all’attenzione della pubblica opinione le annose questioni, legate alla destinazione di quell’area e alla mancata realizzazione del parco agricolo didattico“.

“Nel marzo del 2011, dopo varie traversie – sottolinea Capodanno – il parco fu anche presentato in pompa magna alla stampa, nel mentre, dopo anni d’attesa, erano da poco iniziati i lavori per la sua realizzazione, lavori che sarebbero dovuti durare sei mesi ma che invece furono improvvisamente sospesi. Da allora sono passati ben sette anni e, di fatto, il parco è rimasto solo sulla carta, arenandosi nelle vicende giudiziarie tra la proprietà e il comune di Napoli“.

“Lustri d’attesa, oltre due milioni di euro a suo tempo finanziati – prosegue Capodanno – ma a tutt’oggi ancora non è dato sapere se e quando vedrà la luce questo parco che doveva sorgere su di un’area di circa 14mila metri quadrati, acquisita dal Comune di Napoli, area che fino agli anni ’80 era stata occupata da una campana gassometrica, successivamente in disuso, e dalle relative attrezzature per il suo funzionamento”.

“Il parco era stato progettato su un’area vincolata, che apparteneva ad un privato, e sotto una parte della quale si ventilava all’epoca l’ipotesi che potesse sorgere un parcheggio interrato – ricorda Capodanno -. Dopo una serie di battaglie sostenute dai comitati e dalle associazioni di zona, il Comune di Napoli elaborò una variante per un progetto di riqualificazione, pubblicato all’epoca anche nelle cartografie del sito internet del Comune di Napoli, variante approvata con deliberazione consiliare n. 44/2001 e con deliberazione di Giunta comunale n. 2365/2002. Successivamente con decreto del Presidente della Giunta regionale della Campania n. 529 del 24 settembre 2004 la stessa variante fu approvata anche dalla Regione Campania”.

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