NAPOLI. Parla Giuseppe Alviti, presidente dell’Angg, in seguito all’aggressione alle spalle subita da una guardia giurata presso la metropolitana di Piscinola: «Le guardie giurate blocchino l’Italia per un giorno per dimostrare chi sono».
Le dichiarazioni di Giuseppe Alviti
Ecco quanto dichiarato da Giuseppe Alviti, presidente dell’Angg, in seguito all’aggressione alle spalle di una guardia giurata presso la metropolitana di Piscinola: «La brutale e ignobile aggressione che a Napoli ha ridotto in fin di vita una guardia particolare giurata, scuotendo l’interesse della cittadinanza comune e dei mass media, ha lasciato impassibile gli organi costituzionali: a parte una breve e sintetica nota del sindaco De Magistris, poi il nulla, quasi a testimoniare il fatto che, le guardie particolari giurate, anche se non lo dichiariamo apertamente, sono carne da macello, su cui chiunque e in qualsiasi modo può infierire.
Questo modo di “pensiero” mi lascia, e lascia noi operatori gpg nel pieno sconforto, sebbene giuriamo fedeltà allo stato come i militari, tuttavia rimaniamo abbandonati e dimenticati dallo stesso, e questo non da oggi ma dal lontano regio decreto del 1931, con qui appunto noi gpg siamo stati istituiti.
Come presidente nazionale dell’Associazione nazionale guardie giurate, nella giornata di oggi e anche stamattina sono dilaniato dal dolore per il collega e continuamente sollecitato dai colleghi a far “qualcosa”…ebbene, cari colleghi, possiamo fare tutto democraticamente concesso ma ci vuole coesione e compattezza almeno in questi momenti: non si può sperare che un solo alfiere possa dare scacco matto, tutte le pedine devono muoversi nella giusta direzione e non venire meno come purtroppo la categoria è abituata, e in questo stato di cose non a ragione anche i sindacati si ricordano della categoria quando si è vicini al morto o lo si trova. Pertanto, se lo stato ci ha dimenticato è anche e soprattutto colpa nostra che democraticamente non blocchiamo l’ Italia per un giorno, per far conoscere chi sono le guardie particolari giurate e la mansione e ke assurdità di un lavoro che nel 2018 sia burocraticamente che essenzialmente debba essere tutelato e garantito anche tramite velocizzazione della macchina dei rinnovi delle licenze ai singoli gpg».