Ancora una colata di fango a Gragnano. Le intense piogge hanno provocato pesanti disagi pure per gli spostamenti in entrata ed uscita dalla penisola sorrentina ed anche lungo la statale Amalfitana, fino a Positano.
Terza colata di fango in una settimana a Gragnano
Un violento nubifragio ha colpito l’area dei Lattari, provocando una nuova colata di fango a Gragnano, auto travolte a Lettere e disagi anche nella Penisola Sorrentina. Il dissesto idrogeologico, aggravato dagli incendi estivi, continua a causare danni in tutta la zona. A Gragnano, dal monte Pendolo si è verificata la terza colata di fango in sette giorni, in una zona già colpita da emergenze che ha lasciato 19 persone senza abitazione. Lo sgombero per le nove famiglie, di cui tre temporaneamente sistemate dal Comune, rimane in vigore in attesa degli interventi della Regione insieme al Genio Civile.
Ieri pomeriggio, dopo i timori delle notti precedenti, si è registrato il terzo episodio franoso, con il tratto cittadino dell’ex strada statale per Agerola nuovamente coperto da fango e detriti, che ha raggiunto le strade centrali fin a Castellammare di Stabia, dove si sono verificati vari allagamenti. L’ex statale è stata chiusa al traffico per precauzione e il prefetto di Napoli, Michele di Bari, ha convocato tempestivamente una riunione con il sindaco di Gragnano, Nello D’Auria, per fare il punto sulla situazione.
A Gragnano, i vigili del fuoco e la Protezione Civile sono intervenuti, insieme ai carabinieri e alla polizia municipale, supportati da mezzi e volontari impegnati a rimuovere fango e detriti. Segnalati allagamenti in zona Madonna delle Grazie e Parco Imperiale. L’intensa pioggia, caduta tra le 14 e le 16, ha provocato danni anche a Lettere. In località Pozzillo si sono verificati vari smottamenti e piccole frane che hanno interessato strade secondarie. In località Santa Maria delle Vigne, due auto sono state trascinate dalla corrente; una è finita nel canale Pozzillo-Durece, mentre l’altra si è fermata sull’argine. Diverse strade secondarie sono state chiuse a causa dei detriti accumulati. Carabinieri, Protezione Civile e ufficio tecnico sono intervenuti e, per fortuna, non si registrano feriti.