La soglia minima per il pensionamento anticipato è di 62 anni di età e 38 anni di contributi, a cui si potrà accedere durante quattro ”finestre” l’anno. E’ quanto si legge nel Documento programmatico di Bilancio, trasmesso a Bruxelles dopo il varo della manovra da parte del governo. Si tratta del periodo che va dalla maturazione del diritto alla pensione all’effettiva uscita dal lavoro.
Le nuove regole
La famigerata ‘quota 100’, che corrisponde alla somma dell’età anagrafica, cavallo di battaglia della Lega, scatterà a febbraio. L’obiettivo finale, per il Carroccio, resta lo “smontaggio” totale della riforma Fornero.
Si tratta del periodo che va dalla maturazione del diritto alla pensione all’effettiva uscita dal lavoro.
Quota 100 permetterà di ritirarsi dal lavoro con circa 5 anni di anticipo rispetto a quanto previsto dalla pensione di vecchiaia, per la quale nel 2019 l’età pensionabile sarà aumentata a 67 anni.
Per ora non sembra esserci limiti a livello di platea, né penalizzazioni per aderire allo schema che modifica la Legge Fornero. Modifica a cui saranno destinati per il 2019 6,7 miliardi, con un totale che nel triennio arriverà a 20 miliardi.