La Guardia Costiera ha sequestrato 2mila metri quadrati di area demaniale nel porti di Marina di Cassano, a Piano di Sorrento.
Sequestrati 2mila mq di aree demaniali nel porto di Piano di Sorrento
In data odierna, personale militare della Guardia Costiera appartenente ai Comandi di Castellammare di Stabia e Piano di Sorrento ha dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo emesso dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Torre Annunziata su conforme richiesta di questa Procura della Repubblica, avente ad oggetto circa 2.000 mq. di aree demaniali ricadenti nel porto di Marina di Cassano del Comune di Piano di Sorrento.
A seguito di un’accurata attività d’indagine, durata circa un anno, condotta dalla Guardia Costiera e coordinata da questa Procura della Repubblica, si è accertato che la società Russo Raffaele Ormeggi srl avrebbe occupato, senza averne titolo, un pontile galleggiante con annesso specchio acqueo, unitamente ad una porzione di arenile sul quale sono state rinvenute n. 11 unità da diporto tirate a secco. Durante le operazioni di esecuzione del sequestro, le unità da diporto rinvenute dai militari della Guardia Costiera, ormeggiate nello specchio acqueo di cui trattasi, sono state fatte sgomberare direttamente dai proprietari delle unità medesime.
Sgombero dell’area
L’esecuzione del provvedimento di sequestro disposto dal Tribunale di Torre Annunziata fa seguito alla procedura di sgombero della medesima area, già intrapresa dal Comune di Piano di Sorrento, culminata con l’adozione dell’Ordinanza di sgombero in data 11/04/2023, con la quale era stato già disposto lo sgombero e la rimozione di tutte le imbarcazioni posizionate nelle aree demaniali abusivamente occupate, ma che era rimasta sostanzialmente ineseguita.
Il sequestro preventivo si è reso necessario al fine di restituire la disponibilità delle aree demaniali marittime abusivamente occupate al Comune di Piano di Sorrento, quale Ente gestore delle stesse. Con il provvedimento di sequetro, inoltre, si è proceduto a notificare, altresì, l’intimazione al rilascio dell’area – nei confronti della società e dei proprietari delle unità da diporto tirate a secco sulla porzione di arenile sottoposta a vincolo – entro il termine di 60 giorni.