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Faraglioni, scoperti i “signori dell’inchino”: esiste un vero e proprio tariffario

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Immagine di archivio

C’è un tariffario per provare il brivido dei Faraglioni. C’è un prezzo per un passaggio in gita di giorno con altre persone, uno per andare da solo con la persona amata, e persino un prezzo per andare di notte a scambiarsi coccole all’ombra del foro del Faraglione di Mezzo. È un’esperienza unica da raccontare agli amici: fare l’amore sotto i Faraglioni. I Faraglioni a Capri sono un’icona universale. Negli anni si è inventato di tutto. Ad esempio, c’era la credenza che partire con un sassolino dei Faraglioni portasse fortuna.

Oggi, ci sono chi vende pomodori alla caprese tenuti al fresco nel mare dei Faraglioni, e gioielli costosissimi che li riproducono. Sono milioni le foto scattate da Punta Tragara con gli iconici scogli sullo sfondo. Capri ha saputo valorizzare questo mito, facendolo conoscere in tutto il mondo grazie a numerosi set cinematografici allestiti attorno a queste pietre del piacere. In passato, venivano valorizzati anche i fondali dei Faraglioni: il compianto armatore Mariano Pane inventò l’immersione con un sommergibile giallo per far ammirare le praterie di posidonia che circondano le radici degli scogli. I Faraglioni, dunque, per tutti e per sempre.

Scoperti i ‘pirati’ dei Faraglioni: il tariffario completo

Il giro d’affari è vorticoso: solo nel Golfo, il numero di barche in attività supera le cinquemila unità, una cifra che aumenta considerevolmente se si considerano anche gli abusi come riportato dall’edizione odierna del quotidiano Il Mattino. Questo traffico intorno ai Faraglioni sta producendo effetti devastanti. Non si tratta più dei 5-10 passaggi al giorno dei tempi dei lussuosi Riva Superacquarama, ma di centinaia di passaggi in un’area inibita alla navigazione e protetta dal progetto Mare 2000, voluto dal governo italiano e dall’UE.

È quindi necessario arginare questi comportamenti. L’Autorità Marittima sta valutando la responsabilità delle agenzie che pubblicizzano queste attività vietate. Gli ufficiali della Guardia Costiera, al comando dell’ammiraglio Pietro Vella, stanno setacciando siti web, pubblicità e social media, scoprendo che esiste un vero e proprio tariffario per il passaggio sotto i Faraglioni. La Guardia Costiera non ha rivelato ulteriori dettagli, ma sta indagando anche su agenzie di charter estere che pubblicizzano il “brivido Faraglioni”. L’obiettivo è sanzionare questi illeciti amministrativi o applicare l’articolo 415 del codice penale per istigazione alla violazione. Si tratta di un contesto nuovo, i cui contorni sono ancora in via di definizione.

I controlli

Dopo il sequestro di boe e gavitelli abusivi nel porto di Capri da parte della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza, ieri gli uomini della Capitaneria di Porto di Castellammare, coordinati dal comandante Andrea Pellegrino, hanno operato a Nerano presso Marina del Cantone con i propri mezzi navali per liberare specchi acquei occupati abusivamente. Questa attività segue i sequestri effettuati dalla Guardia Costiera il primo agosto e ha permesso il recupero di decine di boe e circa 200 metri di cordame plastico, pericoloso per la navigazione. Le operazioni hanno restituito alla collettività circa 1000 metri quadrati di specchio acqueo.

“È un’attività – spiega il comandante Pellegrino – di salvaguardia dell’ambiente marino, diretta a liberare spazi marittimi dall’abusivismo e a garantire la sicurezza della navigazione, proteggendo bagnanti e unità in transito da possibili intralci”. Durante la fase di pattugliamento a Marina di Puolo, è stata riscontrata la presenza di unità a noleggio troppo vicine alla costa, immediatamente sanzionate dai militari. Tutte le Capitanerie di Porto dipendenti dalla direzione marittima campana proseguiranno con azioni mirate per garantire un’adeguata cornice di sicurezza. Le aree particolarmente trafficate saranno costantemente monitorate anche da remoto, con l’ausilio di elicotteri e, come ha dichiarato l’ammiraglio Pietro Vella, non è escluso l’impiego di droni per documentare le violazioni nelle aree di particolare protezione.

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