NAPOLI. Una guardia giurata è in gravi condizioni all’ospedale Cardarelli, dove è stato trasferito con urgenza dall’ambulanza che lo ha prelevato alla stazione metropolitana di Piscinola.
L’uomo, 51 anni, è stato ritrovato riverso a terra all’esterno della stazione, in via Piedimonte d’Alife, alle prime luci dell’alba. Le sue condizioni sono apparse subito gravi. Durante la prima assistenza prestatagli dagli operatori del 118, è stato rilevato un importante trauma cranico per cui la guardia giurata è stata sottoposta ad operazione chirurgica una volta giunto nel nosocomio della zona collinare. Lo riporta il quotidiano Il Mattino.
La dinamica dell’aggressione
Secondo le prime informazioni raccolte dai colleghi della vittima, il vigilante stava effettuando un’ispezione di controllo nella stazione di Piscinola ed è stato aggredito alle spalle e colpito violentemente con un oggetto contundente alla testa ma cosa sia effettivamente accaduto è ancora da ricostruire.
Il dato certo – scrive Il Mattino – è che la stazione Anm in questione è stata oggetto più volte di intrusioni e vandalizzazioni, spesso compiute da writers abusivi che hanno ricoperto di scritte e disegni i vagoni dei treni a deposito o fermi per manutenzione. L’ultimo episodio di graffiti selvaggi risale a circa un mese fa, quando le guardie giurate trovarono all’interno della stazione Anm di Piscinola un vagone dove i disegni eseguiti con bombolette spray, ritraevano un maiale con la divisa di vigilantes.
Il commento di Giuseppe Alviti
Questo dato, in ogni caso, mette in evidenza la vulnerabilità della stazione. Alcuni colleghi del vigilantes raccontano che spesso motivo di aggressioni è il tentativo di rubare la pistola alla guardia in servizio e sulla questione è intervenuta l’associazione del comparto. «Ancora una volta una guardia giurata combatte tra la vita e la morte per aver adempiuto ad un suo compito – ha detto Giuseppe Alviti, presidente nazionale dell’Associazione guardie particolari giurate – il collega stanotte durante un’ispezione di routine alla stazione della metropolitana di Piscinola veniva colpita al cranio da un fendente con un palo di ferro e ora versa in gravi condizioni al Cardarelli».
«Purtroppo, come denunciamo da anni, lo Stato è assente sulla categoria – conclude Alviti – siamo solo carne da macello, veniamo ammazzati tanto burocraticamente per un rinnovo quanto fisicamente dalla criminalità. E nessuno prende le giuste posizioni. Diamo la nostra solidarietà e vicinanza al collega vittima di questa brutale violenza».